Centri associati
Associazione Culturale Eliot di Parma

borgo del Canale 2
43100 Parma
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Una cultura non può che nascere da un gusto del vivere. Il gusto del vivere è quell'accento conoscitivo e affettivo che viene da una determinata concezione dell'esistenza, da un determinato giudizio di valore sulla vita.
Da qui l’Associazione Culturale Eliot ogni volta riparte per conoscere, incontrare e appassionare quanti vogliono guardare così la realtà.
Non è unicamente capacità di erudizione. E' piuttosto il frutto di una consapevolezza piena del gusto dell'esperienza che si sta vivendo, dentro questa realtà e dentro la storia.
Ciò è tanto più sentito oggi mentre si riscontrano grande incertezza e smarrimento, e viene accolta solo l'impossibilità che ammette solo la fine, il nulla delle cose, l'inutilità della realtà. Si vendono infatti molteplici speranze, tutte evasive o concettuali, come distrazioni che non corrispondono all'orizzonte intero che distingue il cuore dell'uomo.
La nostra presenza nella vita culturale non può non avere un volto diverso, capace di entusiasmo.
Non si può al contrario riconoscere come la mentalità dominante sia avversa all'affermazione di una posizione culturale quando si esprime come esperienza critica e sistematica di tutta la realtà; alla cultura cattolica tutt'al più viene concessa una certa benevolenza allo spiritualismo finché esso rimane sospeso in una dimensione astratta.
L’Associazione culturale Eliot è nata nel 1994 a Parma da un gruppo di amici che terminata l’esperienza universitaria avevano voglia di creare un’occasione per incontrare e giudicare tutto ciò che accadeva intorno a loro, dalla cronaca, ai grandi avvenimenti, dalle linee di pensiero fino all’arte.
Punto di partenza per questi “incontri” è stato ed è tutt’ora una sincera “simpatia per l’umano”; infatti l’associazione ha sempre posto in gran rilievo la necessità che ogni sua iniziativa avesse carattere pubblico, cioè aperta a tutte le persone, qualsiasi fosse il percorso umano che le caratterizza.
Lo sguardo attento all'esperienza cristiana e il rendersi conto della diversità ed estraneità dell'ambiente rendono paradossalmente più potente l'incontro e la valorizzazione dell'altro, senza sentire nemico nessuno, in rapporto con tutti gli uomini come testimoniano i molteplici rapporti, incontri, collaborazioni che si verificano nelle nostre attività.