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Eventi

Cinisello Balsamo (Mi): Percorso nell'arte e nella vita di Chagall

Incontro con Elena Lea Bartolini Angeli

Il Centro Culturale Cara Beltà e la Parrocchia di S. Pio X con il Patrocinio del Comune di Cinisello Balsamo organizzano l'incontro dal titolo "Parola e immagine. Percorso nell'arte e nella vita di Chagall".

Interviene
Elena Lea Bartolini Angeli, professore del Centro Studi del Vicino Oriente di Milano e Università degli Studi di Milano-Bicocca

Resoconto della serata
Una grande retrospettiva dedicata a Marc Chagall a Palazzo Reale da settembre 2014 a febbraio 2015, una mostra presso il Museo Diocesano di Milano: non si può aggiungere altro sull’opera di questo grande artista. Si può però cercare di conoscerlo meglio, di entrare in sintonia con la sua percezione della vita e dell’arte. Il Centro Culturale Cara Beltà, unitamente alla Parrocchia S. Pio X di Cinisello Balsamo, che ha ospitato l’incontro, e con il patrocinio del Comune di Cinisello, martedì 20 gennaio ha invitato la Prof.ssa Elena Lea Bartolini De Angeli, docente di Giudaismo ed Ermeneutica ebraica presso l’Università di Milano-Bicocca, a una serata d’approccio all’arte di Chagall.
Con l’ausilio di una scelta mirata di opere è stato ripercorso il cammino fatto da Chagall dalla natia Bielorussia alla Parigi dei primi anni del ‘900, dalla Palestina all’America e poi di nuovo in Francia. In questo suo peregrinare vi sono però dei punti fermi irrinunciabili:

L’amore come ponte verso Dio. E’ nel rapporto vissuto nel matrimonio che l’uomo e la donna possono sperimentare l’amore autentico che eleva, porta verso il cielo. Fondamentale nella vita di Chagall è l’incontro con Bella Rosenfeld, sua moglie dal 1910 al 1952, anno in cui Bella muore: dal loro rapporto trae gran parte della sua ispirazione perché l’amore umano tra l’uomo e la donna è espressione di Dio nella storia. Emblematica in tal senso è l’opera Passeggiata con Bella in cui l’artista è ritratto in piedi mentre tiene per mano la moglie che fluttua nel cielo e lo attira verso l’alto: per la tradizione ebraica è infatti la donna ad essere più vicina a Dio in quanto portatrice di vita e quindi ponte tra l’uomo e Dio.

L’introduzione di elementi fantastici, spesso rappresentati da animali con forme e colori strani che hanno il compito di trasmettere emozioni, stati d’animo, il passaggio dalle tenebre alla luce, dalla disperazione alla speranza.

La forte simbologia derivante dalla tradizione ebraica da cui proviene (il suo vero nome era Moishe Segal e discendeva da una famiglia di ebrei cassidici della Bielorussia). L’appartenenza a un paese, a un popolo, a una tradizione influenzano in modo determinante tutta la sua opera. Non è raro trovare riprodotto sullo sfondo delle sue opere il suo villaggio natio, o simboli e oggetti appartenenti alla tradizione ebraica. Anche la riproduzione del Crocifisso in molte opere del ciclo pittorico sulla Bibbia ha un significato particolare: la croce come simbolo delle sofferenze inflitte al popolo ebraico, Gesù come simbolo dell’ebreo sofferente e perseguitato.
Per capire Chagall occorre leggere la tradizione ebraica. Occorre resistere alla tentazione di sovrapporre un’interpretazione derivante da altre tradizioni ed esperienze che non gli appartenevano.

Chagall è universale proprio perché passa attraverso il particolare: il suo particolare, la sua tradizione facendo emergere in questo modo valori assolutamente condivisibili.
(Flavia Donzelli)
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