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Storia

Interrogatorio a distanza con Václav Havel

07/01/2020 A distanza di molti anni dalla pubblicazione del libro “Il potere dei senza potere”, l’attualità del tema trattato da Václav Havel, pur nelle mutate circostanze storiche, è evidente: il ruolo politico della verità, il protagonismo della società e la forza di cambiamento della vita nella verità. All’ideologia, per sconfiggerla, non si oppone un’altra ideologia, ma una vita che ha il coraggio delle sue ragioni, inevitabilmente “politiche”. In questa prospettiva è emblematico l’episodio dell’ortolano. La mostra si sviluppa come una lunga intervista ad Havel stesso: le domande sono formulate oggi, le risposte tratte liberamente dai suoi libri, per scoprire, attraverso la sua vita, le parole, il pensiero e le inquietudini che cosa può segnare davvero la vita di un popolo.

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Attaccato alla vita. Frammenti dalla Grande Guerra

"Attaccato alla vita. Ungaretti e Lussu. Frammenti dalla Grande Guerra", con Ugo Pagliai, attore e Giulio Giurato al pianoforte, regia di Roberto Ravaioli. Inaugurato il 27 agosto, 2014 alla manifestazione Meeting per l'amicizia tra i popoli, Rimini, agosto 2014, lo spettacolo è composto da letture da “Il porto sepolto, “l’Allegria” e “Un anno sull’altipiano” ed immagini dalle interviste a Giuseppe Ungaretti e da archivi storici. Musiche del tempo e musiche senza tempo. Sul palco un attore e un pianista. Sullo sfondo un grande schermo. L’orrore della guerra è in scena. I racconti realistici di Lussu e le immagini di repertorio ci fanno rivivere la vita di trincea, l’odore dell’alcol per sfidare la morte, la precarietà del quotidiano.

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La Prima Guerra Mondiale in teatro: "Trincee di pace"

La Compagnia teatrale "Il portico di Salomone" costituita da giovani attori si rende disponibile alla messa in scena dello spettacolo "Trincee di pace nella prima Guerra Mondiale". Testi, poesie, spezzoni di film e canzoni sulla prima Guerra Mondiale. Lo spettacolo non vuole essere una rivisitazione storica, ma una testimonianza di uomini che hanno fatto la guerra. Il cuore dell’uomo è sempre lo stesso.
Il recital si articola in tre punti:
- dalla grande svista di partenza per cui l'uomo, soccombendo alla propaganda, ha creduto di poter costruire una società migliore, attraverso la grande utopia della guerra;
- alla consapevolezza drammatica della promessa non mantenuta, di cui la trincea è simbolo, ma insieme luogo di solidarietà, dove fiorisce persino la poesia;
- fino a fatti concreti di pace, come le "Tregue di Natale" - non semplici sospensioni di guerra, ma emergenze di questo "umano", che nemmeno la corte marziale può far fuori.

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Peguy e la guerra

Il tenente Charles Péguy morì il 5 settembre 1914. In occasione del centenario della sua morte AIC propone alcuni incontri sul tema "La poesia e la Grande Guerra" e "Péguy e la guerra", tenuti da Roberto Gabellini, autore de L'ultima marcia del tenente Peguy (Ares, 2014) e Alessandro Rivali, poeta, storico e editor di Ares.
I trenta giorni di guerra di Pèguy invitano a rintracciare nel suo cammino da Parigi alla Marna le tappe del suo percorso umano, riportando la “sua guerra” sotto la metafora del pellegrinaggio più che sotto le bandiere dell’eroismo e del sacrificio estremo.

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Serate di Storia

In occasione del venticinquesimo anniversario delle caduta del Muro di Berlino e dei regimi comunisti dell'Europa dell'Est, AIC propone delle serate di approfondimento storico con il giornalista Luigi Geninazzi, inviato speciale di Avvenire nei paesi dell'Est e autore del libro "L'Atlantide Rossa. La fine del Comunismo in Europa" (Edizioni Lindau, 2013).

Alla vigilia delle elezioni europee cosa hanno da dire oggi le rivoluzioni pacifiche degli anni Ottanta nei Paesi dell’Est, l’esperienza di Solidarnosc in Polonia e di Charta ’77 in Cecoslovacchia?

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Il centenario della Grande Guerra

La mostra "1914 - 2014 La guerra invisibile" intende indagare una materia fragile, delicata, vulnerabile e tuttavia preziosa e colma di significati che toccano intimamente i nostri tempi: la memoria di ciò che avvenne davvero nel mondo mentale di chi, cent'anni or sono, dovette partecipare a una guerra terribile, deflagrata nel cuore pulsante d'un Europa che pareva avviata verso un'era di sempre maggior prosperità e pace. La ricorrenza del centenario della Grande Guerra rappresenta un'occasione ineludibile per decodificare finalmente un evento ancora in gran parte incompreso, in qualche modo "invisibile". In esposizione cento opere di soldati e artisti testimoni (facenti parte della raccolta esclusiva dell'Associazione ArteGrandeGuerra), provenienti da tutti i fronti, da riferirsi in grande prevalenza a memorie recuperate: operazioni culturali ad un tempo faticose ed entusiasmanti, volte a trarre dall'oblio delle preziose testimonianze che erano a un passo dal disperdersi per sempre.

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