Un occhio e un cuore nuovo di Silvio Prota, SEF 20185/5/2018 Questo libro ripercorre sinteticamente le tappe principali del percorso artistico di William Congdon (1912-1998), con l’intento di svelare l’unità profonda che lega la produzione artistica e l’esistenza del pittore americano, chiaramente espressa anche nei suoi numerosi scritti pervenutici. Le ragioni dello stile, che qui si propongono, attingono alla tensione esistenziale dell’artista, tutta permeata dalla consapevolezza di essere stato insignito di un grande dono dall’Alto: quello della creatività artistica.
La pittura di Elena Čerkasova di AA.VV., La Casa di Matriona 201727/02/2017 Il viaggio dei magi – il viaggio del cuore umano carico di nostalgia di Dio e proteso a ricercarlo ovunque – è il protagonista dell’opera pittorica di Elena Čerkasova, un’artista russa che nel 2017 per la prima volta espone in Italia le sue opere. In esse, attraverso uno sguardo carico di stupore e un linguaggio innovativo e tradizionale al tempo stesso, emerge la scoperta del «cuore» come nucleo centrale della persona, coscienza del reale nella profondità del mistero da cui ha origine, secondo una tradizione molto viva nell’Oriente cristiano.
L'arte mediterranea nella Salerno dell’XI secolo" di Valentino Pace, Itaca 201603/09/2016 Il ciclo di avori conservato nel Museo Diocesano di Salerno è il più vasto giunto sino a noi dall’età medioevale. Si compone di sessantasette pezzi. Diciotto tavolette sono dedicate al ciclo iconografico dell’Antico Testamento, diciannove a quello del Nuovo; i rimanenti sono medaglioni o frammenti decorativi di quello che con tutta probabilità costituiva il rivestimento prezioso di una cattedra episcopale. L’ampiezza del ciclo e la straordinaria raffinatezza della sua esecuzione, dovuta a maestri verosimilmente salernitani dell’XI secolo, ne fanno uno dei capolavori dell’arte medioevale.
A occhi aperti di Mario Calabresi, Edizioni Contrasto, 2013“Cosa potremmo sapere, cosa potremmo immaginare, cosa potremmo ricordare dell’invasione sovietica di Praga se non ci fossero, stampate nei nostri occhi, le immagini di un ‘anonimo fotografo praghese’, che si scoprì poi chiamarsi Josef Koudelka? Quanta giustizia hanno fatto quelle foto, capaci di raccontare al mondo la freschezza e l’idealismo di una primavera di libertà. […] Ci sono fatti, pezzi di storia, che esistono solo perché c’è una fotografia che li racconta. Un’immagine talmente forte da riuscire a muovere sensibilità e coscienze pubbliche. Penso al giovane Sebastião Salgado che nel 1984 si presenta alla redazione del quotidiano francese Liberation con i suoi scatti in bianco e nero che denunciano gli effetti della carestia in Sahel, un racconto sconvolgente nella sua forza, che obbliga l’Occidente a fermarsi e impone di non voltare la testa dall’altra parte. Salgado apre gli occhi al mondo e tornerà a farlo due anni dopo, rivelando l’immenso formicaio umano di una miniera d’oro a cielo aperto brasiliana, dove la vita e la fatica umana non hanno alcun valore. Queste foto, che hanno plasmato il nostro immaginario collettivo, mi hanno spinto ad andare a cercare i loro autori, per farmi raccontare il momento in cui hanno incontrato la Storia e hanno saputo riconoscerla.”(Mario Calabresi)
Di Roberto Flippetti, Itaca 2013La vita del Santo negli affreschi della Basilica di Assisi e della cappella Bardi in Santa Croce a Firenze. La nuova edizione del volume «San Francesco secondo Giotto», completamente rinnovata nei testi e nella grafica.Il volume propone la vita di Francesco attraverso le ventotto Storie francescane della Basilica superiore ed è arricchito da immagini della Basilica inferiore e della cappella Bardi in Santa Croce a Firenze dove Giotto dipinse sette Storie di san Francesco.Un prezioso strumento per guardare gli affreschi di Giotto mettendosi in ascolto delle parole care a Francesco.
Quattro grandi cicli artistici raccontati da Mariella Carlotti, Itaca 2013Il cofanetto contiene quattro DVD in cui Mariella Carlotti ci racconta la storia e il significato di altrettanti cicli artistici.Uomo, amore, lavoro, politica: la crisi che la nostra civiltà sta attraversando ci impone di ripensare in profondità il senso di queste parole.L’arte torna ad essere potente strumento di comunicazione di significati: lo stupore per la bellezza diventa strada di conoscenza.
Un percorso dello sguardo di Sandro Rondena e Silvio Prota, Edizioni Cantagalli 2014Sandro Rondena ha scritto con Silvio Prota dal titolo "La Sagrada Familia, un percorso dello sguardo" sul sito di Edizioni Cantagalli. L'indagine ripercorre i vari esempi architettonici che hanno ispirato Gaud¡ nella progettazione della Sagrada Fam¡lia, la mirabile opera della sua vita, per poi focalizzarsi sull'analisi dell'apparato scultoreo del grande tempio espiatorio. Infatti, e' proprio attraverso le sculture, in primis quelle che decorano la facciata della Natività', che l'architetto catalano e' riuscito a trasmettere in maniera davvero efficace la sua personale visione della vita e il suo modo di guardare. La scelta dei temi, la disposizione delle statue, nonché' la composizione stessa delle facciate fa emergere una concezione della vita e della storia profondamente cristiana e perciò' profondamente umana.
Di Luca Doninelli, Bompiani 2012Lo scopo del libro è duplice: da un lato si tratta di documentare il degrado della città e di proporre per il suo recupero un diverso modello nel rapporto pubblico-privato (o si apre ai privati, o la città sprofonderà nel guano dei piccioni); dall’altro è necessario minare alla radice l’ostinazione con cui la città cerca di conservare quello che è il simbolo stesso dell’anticonservatorismo, ossia il Rinascimento: ostinazione che è la principale responsabile del guano stesso. Da qui la necessità di cambiare il motto della città: non più “Firenze culla del Rinascimento” quanto “Firenze madre di tutti i rinascimenti”, perché ci ha fornito la chiave per leggere tutti i fenomeni storici analoghi, dalla Parigi della seconda metà del XIX secolo alla Atene del V secolo a.C. Nel corso del racconto vengono aperte alcune “finestre” per lanciare altrettante provocazioni sulla città. Firenze ha bisogno di qualche intervento-shock che la desti dal suo mortale, secolare torpore.
di Mariella Carlotti, Concreo 2012"Gaudì realizzò ciò che oggi è uno dei compiti più importanti: superare la scissione tra coscienza cristiana, tra esistenza in questo mondo temporale e apertura alla vita eterna, tra la bellezza delle cose e Dio come Bellezza. Antoni Gaudì non realizzò tutto questo con parole, ma con pietre, linee, superfici e vertici". Benedetto XVI, Omelia della Consacrazione, 7 novembre 2010