Civitanova Marche (Mc): Io sto con la sposa

Proiezione del film di Antonio Augugliaro


Il Centro Culturale “Arca” organizza un cineforum dal titolo “La realtà è un bene per me”. L’ultimo film in programma è “Io sto con la sposa” dei registi Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry.Il viaggio clandestino di cinque rifugiati siriano palestinesi dall’Italia alla Svezia grazie all’aiuto di un giornalista italiano, un poeta e un regista.

Milano: il giornalista italiano Gabriele Del Grande, il regista Antonio Augugliero e il poeta siriano palestinese Khaled Soliman Al Nassiri decidono di aiutare cinque migranti palestinesi e siriani, conosciuti per caso alla Stazione Centrale di Milano, a raggiungere clandestinamente la Svezia, paese dove avrebbero chiesto asilo politico. Per farlo i tre, supportati da un gruppo di amici, inscenano un finto matrimonio con tanto di invitati agghindati a festa e un vero e proprio corteo nuziale, sicuri che nessuno avrebbe mai dubitato della legalità di una coppia di sposini accompagnati da un gruppo di amici. Partiti proprio da Milano il 14 novembre del 2013 il finto corteo nuziale percorre oltre tremila chilometri attraversando la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca e giunge a destinazione il 18 novembre. ,Il coraggioso quanto folle progetto descritto non è altro che la storia raccontata in Io sto con la sposa, docufilm finanziato grazie a una campagna di crowfunding – 90 mila euro in soli 6 giorni – e presentato a settembre 2014 nella sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia. Un documentario che è un deliberato atto di disobbedienza civile quanto pregevole testimonianza di solidarietà umana verso chi, carico di illusioni e speranze, affronta un viaggio della morte per raggiungere uno di quei tanti posti dove poter ricominciare una nuova vita per assicurare un futuro migliore ai propri figli. Un film commovente, girato in tempo reale nell’arco di quei quattro giorni, e per lo più all’interno di luoghi chiusi o in auto dove i cinque protagonisti si svelano, raccontando allo spettatore i loro desideri, i sogni, le sofferenze subite in un paese in guerra, dove molti hanno lasciato un pezzo della famiglia, fino alla morte di quei compagni che non ce l’hanno fatta ad affrontare questo tragico esodo e sono stati inghiottiti dalle acque del Mediterraneo. Un racconto umano e poetico, con la macchina da presa che indugia sui dettagli, soprattutto sui volti segnati e stanchi dei protagonisti dove i sorrisi si alternano alle lacrime, le chiacchiere, i balli e le cene in compagnia alla paura e alla continua tensione di essere scoperti e pagare le conseguenze delle proprie scelte: il ritorno a casa per i cinque rifugiati e 15 anni di carcere per i tre autori. Incuranti dei pericoli e dei rischi, i tre vanno fino in fondo, scelgono di disobbedire la legge per inseguire un proprio sogno di giustizia umana. Un documentario importante che in 90 minuti ha il merito di raccontare una storia commovente ma ha soprattutto il pregio di aprire a una riflessione seria su una situazione sociale tragica che continua a mietere vittime innocenti.
(Marianna Ninni, Sentieri del cinema)



Data

Venerdì 22 Aprile 2016 ore 21:15

Luogo

Sala Multimediale Lino Ramini, via Timone 14, Civitanova Marche (An)