Cucciago (Co): Dio è Misericordia
Il Centro Culturale “Luigi Padovese” è stato tra gli organizzatori dell’incontro dal titolo “Dio è Misericordia. Vivere il giubileo nella realtà di ogni giorno”. Un Anno Santo della Misericordia. L’iniziativa di Papa Francesco trascina con sé tutta la Chiesa in un’avventura di conversione, di testimonianza, di fantasia della carità, da vivere dovunque.
“La misericordia è la parola chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Ed è sulla stessa lunghezza d’onda che si deve orientare l’amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli.” Con questa parole Papa Francesco ha motivato la sua decisione di indire un Giubileo straordinario della Misericordia. Misericordia da riconoscere nelle circostanze quotidiane. Misericordia da chiedere e da offrire nelle relazioni.
Giubileo: è una parola ebraica che originariamente richiama al festoso suono dei corni rituali che annunziava la festa. Secondo la Torah dell’Antico Testamento, ogni cinquant’anni – vale a dire ogni sette settimane composte di sette anni ciascuna – giunge un Grande Shabbat di pace, di riposo e di rinnovamento: il cinquantesimo anno, “l’Anno di Grazia del Signore”.
Così, Mons. Corti ha introdotto il tema dell’anno della Misericordia, che è il volto di Dio.
Etimologicamente, ”misericordia” significa “aprire il cuore al misero” e il misero è ciascuno di noi, definito dal grande bisogno di relazione con l’Altro, che si svela e si curva sul nostro “nulla”.
La missione della Chiesa?
La misericordia è l’architrave per la Chiesa, che deve essere un’oasi, deve essere tenerezza, deve essere madre. Proprio come ci hanno testimoniato i santi, come S. Giuseppe Cottolengo che riconobbe la chiamata a una vita di carità dopo l’incontro con una madre morente rifiutata dagli ospedali della città.
Misericordia e giustizia sono in antitesi? La misericordia deve produrre giustizia, se vuole realizzare il suo compito. Per questo la misericordia non si oppone, né crea alibi alla giustizia, ma la ispira e le dà anima. Si pensi ai sistemi di punizione della colpa: la pena va calibrata, pensata con equilibrio e in prospettiva educativa, per cui il carcere dovrebbe essere l’ultima soluzione.
La misericordia è un valore aggiunto nelle relazioni?
Lo sguardo è un canale di comunicazione eccezionale e se noi avessimo verso gli altri lo stesso sguardo che Gesù ha su di loro …. E se avessimo pensieri misericordiosi … e se non usassimo parole che feriscono …
E infine: “…A Dio basta ogni minimo spiraglio e, se manca la forza di fare un passo verso di Lui, basta il desiderio di compiere quel passo, perché l’azione della Grazia possa avere inizio.” (Papa Francesco)