Forlì: I pericoli di internet e la cittadinanza digitale

Il Centro Culturale “La Bottega dell’orefice” è stato tra gli organizzatori dell’incontro dal titolo “I pericoli di internet e la cittadinanza digitale”.
E’ intervenuto
Pier Cesare Rivoltella, professore di Tecnologie dell’Istruzione e dell’apprendimento all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Cronaca dell’incontro:
Venerdì si è tenuto l’incontro con il prof. Rivoltella su ‘Pericoli di internet e cittadinanza digitale’ al quale hanno partecipato 130 persone circa. Il professor Rivoltella ha articolato il suo intervento in tre passaggi:
1 Paesaggio cambiato nella comunicazione condizione post mediale: l’età dei media come apparati è finita, i media attuali sono diversi a causa di tre processi: naturalizzazione (media migrano nelle nostre vite), soggettivazione (mille occhi di cui è punteggiato il mondo, potenziamento dei sensi), socializzazione. Risultato: cambia il significato dei media nelle nostre vite, prima rappresentavano un momento periferico, oggi dispositivi invisibili con cui noi evochiamo la nostra cittadinanza, non optional ma parte delle nostre costruzioni di senso
2 quattro punti di attenzione per gli educatori (possibilità di oscillazioni tra rischi e opportunità): quadrato pedagogico: tempo (quantità- dipende dal bambino o adulto, dai suoi pari e dal contesto familiare… Tra bulimia e anoressia digitale, anche il troppo poco è un problema-, contaminazione di tutti i tempi della giornata-espulsione del festivo), spazio (percezione dello spazio pubblico rispetto allo spazio privato, si può parlare di “estimita’”, intimità che diventa pubblica), relazioni (leggere, superficiali o profonde che siano ma in ogni caso implicano una partecipazione leggera, senza impegno che si limita a cliccare, come dopo Parigi, quale effetto reale sulla movimentazione delle persone?), contenuti (prima ciò che ci preoccupava era il download, ciò che si poteva trovare in rete e scaricare, legato a eticità, autenticità del contenuto e copyright, oggi upload, i media digitali sono autoriali, l’uomo della strada dovrebbe avere la deontologia del giornalista, in positivo aggiro la censura, in negativo manca deontologia, siamo “consumattori” )
3 possibili piste di lavoro per genitori e insegnanti: formazione del pensiero critico in modalità download, il produttore invece deve sviluppare responsabilità.
Due strategie educative sono quelle che nell’esperienza risultano più efficaci:
– strategia di glossa (rinunciare a far lezione per appuntare a margine, esempio: consumo condiviso e commento in maniera tangenziale dell’adulto)
– strategia negoziale (protocolli d’uso condivisi invece di regole imposte dall’alto)
(Centro Culturale La Bottega dell’Orefice)