Opera (Mi): Naturale artificiale coltivato
Alla fine dell’ultima glaciazione, tra 12000 e 9000 anni fa, avviene la più grande rivoluzione della storia della specie umana. In diverse regioni del pianeta – nella Mezzaluna fertile (Vicino Oriente), nelle valli dello Yangtze e del Fiume Giallo in Cina, in Mesoamerica (Messico centromeridionale) e sulle pendici delle Ande in Sudamerica, nell’Africa sub sahariana – piccoli gruppi di uomini fino ad allora cacciatori-raccoglitori nomadi, indipendentemente gli uni agli altri, inventano l’agricoltura. La mostra documenterà i primi passi e i successivi sviluppi di questa storia, mediante l’esposizione dal vivo delle specie selvatiche e delle varietà man mano coltivate dall’uomo, illustrando l’evoluzione – guidata dall’uomo – delle piante che hanno nutrito l’umanità lungo i millenni. Il Leitmotiv è mostrare gli interventi dell’uomo come testimonianza di una interazione virtuosa tra uomo e natura, esempio di quella “scienza artigiana” in cui l’uomo si pone in ascolto della realtà e la interpreta cercando di capirla veramente fino in fondo e di usarla per il bene comune. Un altro tema che verrà considerato è come rispondere alla sfida di nutrire una popolazione umana in rapida crescita. Occorre riscoprire su cosa fondare un corretto rapporto tra uomo-e-uomo e uomo-e-ambiente.
La Fondazione Euresis che ha realizzato la mostra in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2013, segnala che la stessa è visitabile dal 02 Maggio al- 30 Settembre 2015 presso l’ Abbazia di Mirasole, ad Opera (Mi), aperta tutti i giorni 15.00 – 18.00, mattina su richiesta.
Da maggio a luglio visite guidate sabato e domenica ore 17.15 al termine della visita dell’abbazia.
Ad agosto, settembre e nei giorni lavorativi visite guidate su appuntamento, solo per gruppi.