Rimini: La bellezza disarmata
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Comunione e Liberazione e il Centro Culturale “Il Portico del Vasaio” in collaborazione con Rizzoli hanno organizzato la presentazione del libro “La bellezza disarmata” di Julián Carrón (Rizzoli, 2015).
Sono intervenuti
Fausto Bertinotti, Presidente Fondazione Cercare Ancora
Julián Carrón, Autore del libro e Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione
Ha coordinato
Andrea Simoncini, Docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze
Ha introdotto
Manlio Gessaroli, Responsabile Diocesano della Fraternità di CL di Rimini
Cronaca dell’incontro
Leggi “Una rivoluzione culturale dello sguardo” di Stefano Andrini (Tracce.it, 04/12/2015)
«Dalla catastrofe incombente ci può salvare solo una rivoluzione culturale dello sguardo. Fondata sul recupero di un imprevisto che renda visibile quello che fino a un attimo prima non lo era». Lo ha detto Fausto Bertinotti, presidente della Fondazione “Cercare ancora” in occasione della presentazione a Rimini del libro di don Julián Carrón La bellezza disarmata. Fiera stipata, il saluto di Manlio Gessaroli, responsabile diocesano della Fraternità di CL, che legge il messaggio di monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini. Colonna sonora iniziale con La mente torna di Mina e il Villa Lobos eseguito dal maestro Piero Bonaguri. E poi parte il dialogo, che non tradisce le attese, moderato da Andrea Simoncini, docente di Diritto costituzionale all’Università di Firenze.
Bertinotti entra subito nel vivo delle questioni sollevate dal libro e rilancia termini come “imprevisto”, “evento” e “incontro”: «Queste parole diventano indispensabili quando, come accade oggi, viviamo una crisi di civiltà. Senza l’imprevisto siamo condannati a respirare l’aria mefitica del tempo. Papa Francesco, purtroppo inascoltato, ha parlato per primo della terza guerra mondiale a pezzetti e oggi tocchiamo con mano le devastazioni che produce. Per quanto riguarda l’Europa, la crisi di civiltà è evidente nelle manifestazioni di violenza, nella sopraffazione, nella mancata considerazione dell’altro. Senza dimenticare le drammatiche situazioni di impoverimento crescente. E quella logica del sistema economico che considera gli uomini come possibili scarti. Di fronte a questo scenario, l’imprevisto e l’evento che determinano la riscoperta dell’altro come parte necessaria della tua costruzione personale si configurano come una necessità storica».
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