Seveso (MB): Navigare nello spazio
Il desiderio di conoscere ciò che è ignoto è un tratto profondamente radicato nella natura umana: il nostro innato bisogno di novità rappresenta una continua sollecitazione ad “andare oltre”. Sin dalla preistoria gli esseri umani hanno progressivamente espanso i confini del loro ambiente e hanno sentito l’esigenza di esplorare il mondo, mossi da una segreta attrattiva per tutto ciò che esiste. Gli esploratori di ogni tempo e di ogni tipo sono stati sostenuti dall’intuizione che quella realtà che tentavano di scoprire, benché ancora ignota, avrebbe avuto in qualche modo un significato per loro e per tutti gli uomini, avrebbe svelato qualcosa a riguardo del nostro posto nel mondo, delle nostre origini, del nostro destino.
Nell’era contemporanea l’impresa scientifica nel suo insieme rappresenta una formidabile forma di esplorazione, che ci permette di estendere la conoscenza del mondo fisico fino a confini mai raggiunti prima d’ora. Ma esiste una ben precisa forma di ricerca scientifica che incarna in termini moderni le avventure degli antichi navigatori: l’esplorazione spaziale. In questo caso infatti non realizziamo esperimenti nel nostro laboratorio e neppure siamo semplici osservatori “passivi” dell’universo intorno a noi, bensì viaggiamo nell’“oceano cosmico” lanciando
navicelle spaziali (con a bordo astronauti o, più spesso, sofisticate apparecchiature) per studiare in situ altri mondi e interagire direttamente
con ambienti extraterrestri. Per valorizzare il planetario della FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente), operativo da qualche mese nella nostra città, l’edizione 2015 di Scienza a Seveso propone una mostra e un ciclo di conferenze sull’esplorazione dello spazio.
Secondo incontro dal titolo “Navigare nello spazio“. Le missioni spaziali, dai primi satelliti lanciati in orbita intorno alla Terra all’impresa dello sbarco dell’uomo sulla Luna, dal lancio di sonde sui pianeti al viaggio dei due Voyager ai confini del sistema solare, rappresentano imprese tecnologiche e ingegneristiche di straordinaria complessità. Il prof. Marco Beghi ci introdurrà, in un modo comprensibile ai non addetti ai lavori, ad alcune delle geniali soluzioni che hanno reso possibile l’esplorazione dello spazio.
Interviene
Marco Beghi, professore al Politecnico di Milano