Summer School con Tat’jana Kasatkina

Giugno 25, 2013
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A Poggioraso dal 19 al 24 luglio si e’ svolta la Summer School con Tat’jana Kasatkina su “introduzione alla lettura analitico-sintetica delle opere letterarie”, voluta e organizzata da Diesse Emilia Romagna, da Le botteghe dell’insegnare, dalle scuole S. Orsola di Roma, S. Carlo di Como e La Traccia di Calcinate. La Summer School ha avuto come contesto il meraviglioso paesaggio degli Appennini modenesi, a Poggioraso nelle vicinanze di Sestola, vi hanno partecipato una quarantina di insegnanti che si sono confrontati con Tat’jana Kasatkina partendo dalla lettura del testo di Fedor Dostoevskij “Le memorie del sottosuolo”.
La prof.ssa Kasatkina ha impostato il lavoro di questi giorni della SUMMER SCHOOL secondo una modalità del tutto nuovo e affascinante. Ogni giornata e’ stata scandita da un momento di lettura personale del testo nella prima parte della mattina cui seguiva un seminario in cui confluivano osservazioni e domande in confronto diretto e costruttivo con la prof.ssa Kasatkina. Al pomeriggio la prof.ssa Kasatkina svolgeva una lezione assegnando un compito cui si doveva rispondere il giorno dopo attraverso il lavoro che aveva la stessa dinamica. Un lavoro coinvolgente perché segnato dalla testimonianza della prof.ssa Kasatkina, la sua certezza che come a lei e’ accaduto il lavoro di ricerca inizia da ciò che non si è’ capito, altrimenti si ripete solo ciò che già si pensa di sapere.
Così dentro i giorni della Summer School si è’ imposto sia un nuovo modo di leggere i testi sia la sfida ad insegnare con questo metodo. Lo ha detto esplicitamente la prof.ssa Kasatkina, e lo ha insegnato con la sua testimonianza, si deve abbandonare la logica secondo cui è’ un rapporto tra soggetto e oggetto quello che porta a capire un testo, e’ invece un rapporto tra soggetto e soggetto. Il testo ci parla, ha oggi da dire qualcosa a noi, per questo bisogna ascoltare ciò che ha da dirci: e’ questo ciò che rende la lettura un’avventura a cercare di scoprire ogni volta quel fattore nuovo che fa vedere meglio. La prof.ssa Kasatkina ha mostrato questo metodo in atto nella sua modalità di insegnare: lei non ha travasato tutto quello che conosce di Dostoevskij nelle menti di coloro che hanno partecipato a questi giorni di lavoro, ma insegnando ha imparato; ogni volta di fronte ad una osservazione, una domanda, una critica le ha prese come opportunità di un lavoro per capire di più, per svelare aspetti nuovi del testo. Un metodo quello proposto dalla prof.ssa Kasatkina che illumina il lavoro quotidiano dell’insegnante, che proponendo ai suoi studenti un testo ha una opportunità per capirlo di più.


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