Spettacoli #meeting16

Luglio 8, 2016
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IL TU AL CENTRO DEL PALCOSCENICO, TRA ESCLUSIVE, TANGO E ROCK’N’ROLL. Shakespeare e Manzoni, il Tango e il matrimonio indissolubile tra le radici unificanti della musica etnica del Mediterraneo, Gioele Dix e Gene Gnocchi: questi i momenti esclusivi, inediti e salienti del programma spettacoli del Meeting di Rimini2016. Tutte proposte che si incrociano indissolubilmente al titolo di questa edizione, “Tu sei un bene per me”, suggerendo artisticamente interrogativi e prospettive con cui osservare il rapporto tra sé e l’altro inteso come ricchezza e cambiamento. Come destino.

Sarà già una produzione inedita ad aprire la settimana del Meeting di Rimini: la prima serata (venerdì 19 agosto) vedrà infatti all’Arena della Fiera di Rimini (8000 posti) lo spettacolo “Un solo canto”, un concerto-spettacolo in cui le voci di tre artiste – un trio d’eccezione: l’italiana Tosca, la libanese Tania Kassis e la siriana Mirna Kassis – si incroceranno con i brani poetico-letterari scelti per l’occasione dal regista e attore Massimo Venturiello. In scena un’orchestra multietnica che fonde classicismo, folk music ed etnicità e che accompagnerà le voci delle tre interpreti (Tosca, interprete di altissimo rango del teatro-canzone; Tania, soprano con un curriculum stellare che comprende tour europei e nordamericani ed un emozionate cd, “Live at Olympia”, registrato nel celebre teatro di Parigi; Mirna, giovane mezzo-soprano che ha mantenuto fede alla sua vocazione artistica tra la Siria e la Giordania) in un viaggio musicale che ripercorre anche nella rappresentazione scenico-visiva una delle grandi tragedie della nostra contemporaneità: la fuga dei rifugiati da terre martoriate dalla guerra in cerca di pace e riposo, fuga di gente che eleva “un solo canto” di speranza.


La produzione inedita di “Un solo canto” che apre il Meeting è solo la prima di una serie di esclusive, capaci di segnare le serate della manifestazione riminese: prima con “Thomas More” (Domenica 21 agosto e Lunedì 22 agosto, Teatro Novelli), poi con “Semplicemente Tango” (lunedì 22 agosto, Arena), poi ancora con “La notte dell’Innominato” (martedì 23 agosto, Arena), e per finire con “Diversi come due gocce d’acqua” (mercoledì 24 agosto, Arena).

Nell’anno del suo 400° anniversario, Shakespeare viene rappresentato al Meeting attraverso la prima produzione italiana del “Thomas More”. Il dramma shakespeariano (di incerta datazione: 1592-1594) ruota attorno al dilemma della giustizia e degli ideali, della misericordia e del potere, e viene portato sul palcoscenico del Teatro Novelli di Rimini su testo di Giampiero Pizzol e Otello Cenci, con la regia di quest’ultimo (che ha già curato al Meeting la messa in scena di testi di A.Camus, G.K.Chesterton, T.E.Eliot, Agostino di Ippona) e con l’interpretazione di Andrea Carabelli, Andrea Soffiantini, Giampiero Bartolini e Giampiero Pizzol.

Dal teatro immortale, al grande romanzo storico, dopo Shakespeare, ecco Alessandro Manzoni: sarà Franco Branciaroli a portare in una inedita riduzione teatrale “La notte dell’Innominato” (martedì 23 agosto, Arena). Uno dei massimi momenti della letteratura mondiale, prenderà vita grazie all’interpretazione potente di uno dei maggiori attori italiani, proprio per incarnare quel dialogo ultimo che si instaura quando il destino pone l’uomo di fronte al dilemma del potere ultimo, quello che mette nelle mani di un unico personaggio la possibilità di somministrare vita e morte. Sarà Branciaroli a dar voce e figura a quella notte di tormenti per l’Innominato (una figura realmente esistita: in lui quasi tutti gli storici vedono la figura di Francesco Bernardino Visconti, violento signorotto lombardo convertito in seguito all’incontro con il cardinale Federico Borromeo) in cui l’altro, da vittima, può diventare “un bene per me”.

Gli inediti del Meeting 2016 proseguono con Gioele Dix: l’attore milanese porterà sul palco “Diversi come due gocce d’acqua: dedicato a Renzo Marotta” (mercoledì 24 agosto, Arena). Il progetto di Gioele – il cui titolo è tratto da una poesia dell’autrice polacca Wislava Szymborska – è un inedito personalissimo: racconta infatti la storia (vera) di lunghi anni di vita e condivisioni di interessi tra l’attore e un suo caro amico, tra citazioni citazioni di Bob Dylan e canzoni i Claudio Chieffo, tra film di Woody Allen e parabole evangeliche. Amicizia e destino, morte e speranza, vita e arte: per Gioele Dix, che narra gli anni di stretta amicizia con Renzo Marotta scomparso prematuramente, è la prima volta al Meeting.

Un ritorno gradito è invece quello di Paolo Cevoli: il suo “Perchè non parli” (sabato 20 agosto, Arena) pur non essendo un allestimento specifico per la manifestazione riminese, permette al pubblico di godere della verve artistica di uno dei suoi beniamini, visto che Cevoli – che qui è alle prese con il personaggio di uno dei “garzoni” di Michelangelo Buonarroti – è già stato molte volte presente al Meeting, riscuotendo un eccezionale tutto esaurito soprattutto con “La Penultima Cena” nel 2011.

Un altro gradito ritorno è quello di Carlotta Santandrea, una delle più celebri e riconosciute interpreti italiane di tango, che insieme a Riky Barrios (tra i più noti tangueri argentini viventi) porterà in scena “Semplicemente tango”. Chitarre e bandoneon, ballerini e storie argentine, lo spettacolo sa fondere mistero e passione, ricordando sempre che nel tango – che non è solo un ballo, ma è un genere poetico-musicale – è il rapporto tra due protagonisti a generare ogni magia artistica ed emozionale, in quel radicale legarsi e lasciarsi che è anche visivamente il segreto del genere musicale più famoso dell’Argentina di papa Francesco.

Dal tango alla tradizione della musica classica europea il passo non è breve, ma l’emozionalità permane altissima, soprattutto quando in scena c’è uno Stradivari: uno dei più celebri violinisti italiani, Matteo Fedeli, accompagnato al pianoforte da Andrea Carcano, interpreterà infatti (domenica 21 agosto, Arena) un programma che – grazie alla collaborazione con Bayer – comprende Tchaikovsky, Brahms, Bela Bartok, De Falla, Saint Saens e Paganini. Sarà una serata d’eccezione, visto che Fedeli salirà sul palcoscenico proprio con uno Stradivari del 1730, uno dei violini più importanti e preziosi della storia della musica.

Sin qui le grandi serate del Meeting, che offre per il 2016 anche un cartellone pomeridiano e notturno ricchissimo di proposte di qualità che spaziano dal cinema al rock, dal country alla comicità. Per quanto riguarda il grande schermo, la storia di quello che è accaduto alla Madonna “dopo” i fatti evangelici è quella portata sullo screen da Andrew Hyatt (regista indipendente, già noto ai cinefili per l’horror “Frozen”) e Terence Berden, produttore indipendente di Out Da Box. Il film, Full Of Grace, presentato al Meeting in anteprima europea (ore 19,00; domenica 21, Sala Neri), è interpretato da Noam Jenkins (già interprete di “Saw”, “JohnQ” e “Studio 54”), Bahia Haifi e Kelsey Asbille e sarà introdotto proprio dal produttore Berden.

Il cartellone “notturno” degli spettacoli propone invece una serie di concerti ad alto impatto ritmico e di divertimento (ogni sera, ore 22.00, nell’open space delle Piscine) con un mix di rock’n’roll, country, pop e folk con la Nashville & Backbones Country Band, i RadioLondra, la Evidence Based Music, Filippo Malatesta e i Miscellanea Beat. Inoltre, sempre nello spazio aperto delle piscine, ogni sera i vari protagonisti delle serate di spettacolo, incontreranno il popolo del Meeting, per l’appuntamento dell’”Aperitivo Con….”, un salotto dove chiaccherare con i protagonisti alla scoperta del dietro le quinte di spettacoli e personaggi.

A ricomporre il puzzle finale del Meeting – che negli anni scorsi registrava una media di 40mila spettatori agli appuntamenti programmati nel cartellone degli spettacoli – ci penserà Gene Gnocchi, che nella serata conclusiva della manifestazione riminese porterà sul palco con la sua band, una strepitosa passerella di canzoni rock e pop, aneddoti legati al mondo della musica e dei suoi personaggi, cogliendo l’occasione per ridere e scherzare anche sui momenti del Meeting 2016.

Un modo nuovo per chiudere la Manifestazione. Un modo insolito e ironico per rimettere il “tu” al centro della serata finale.

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