La questione

Tutto chiede salvezza

26 Febbraio 2020

E’ in libreria il nuovo romanzo di Daniele Mencarelli per le edizioni Mondadori: Tutto chiede salvezza è il titolo di questa nuova opera del poeta e romanziere di Ariccia. Daniele Mencarelli racconta giorno per giorno da martedì a lunedì cosa succede ad un giovane ventenne costretto ad un TSO ( trattamento sanitario obbligatorio) per una grave e incontrollata reazione.
Nel racconto emerge la domanda di senso che segna fin dalla nascita e prima il protagonista: Daniele non può accettare che tutto finisca con la morte, che il nulla avvolga tra le sue braccia distruttive ogni segno di vita. Questa è la sua pazzia, una sensibilità profonda che grida salvezza, salvezza per tutti!
I medici questo non lo capiscono, non lo sanno ascoltare e accogliere, per loro i pazzi vanno curati come si rimette a posto un meccanismo.
Ma i pazzi sono più veri di chi pretende di curarli e pur nelle loro contraddizioni quella domanda la preservano dalla volontà normalizzatrice dei medici e la tengono desta: la vita deve aver senso, non può finire nel nulla.
Così in quella settimana succede qualcosa che non si poteva immaginare, Daniele diventa amico dei suoi cinque compagni di stanza: “quei cinque pazzi sono la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato.”
Questa amicizia che scatta tra persone considerate malate, da aggiustare, è il segno di ciò che può succedere dove una persona è seria con la domanda che porta nel cuore, grida contro il nulla e chiede uno sguardo che lo liberi: sono solitudini che si incontrano a generare amicizie vere, amicizie che hanno a cuore la domanda sul destino. Tanto che quei “pazzi” sono capaci di ascoltare e di emozionarsi alla lettura di una poesia che Daniele ha scritto per sua madre.
E’ quello di Mencarelli un romanzo che ci consegna la domanda di senso della vita perchè abbiamo a difenderla da chi vuole ridurre l’esistenza ad una abitudine rassegnata e abbiamo a condividerla con tutti gli uomini feriti, indifesi, esposti alle intemperie ma veri.
Gianni Mereghetti


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