Fidenza: Le scarpe del tennis

Spettacolo tratto dal libro di Guido Mezzera “Le scarpe del tennis e altri racconti nati ascoltando le canzoni di Enzo Jannacci” (Itaca, 2017). Protagonisti di questi racconti di Guido Mezzera, come delle canzoni che li hanno ispirati, sono gli uomini con i loro destini, grandi e meschini insieme, provati dalla vita, ma non disperati, alla ricerca, come tutti, di un gesto di amore, del dono di un abbraccio. Enzo Jannacci ha dato voce e anima a questa gente apparentemente sconfitta, che non perde mai la propria dignità, che piange, che ride, che vive. Lo spettacolo è la narrazione di tre storie differenti, una lettura arricchita, commentata e rappresentata con il supporto di immagini particolarmente significative, di un tempo passato, di una città, Milano, che non c’è più. Momenti di danza e di mimo interrompono il filo del racconto per sottolineare gli aspetti più poetici delle trame. Infine la musica, rigorosamente dal vivo, non solo svolge la funzione di commento delle varie situazioni letterarie, ma occupa un ruolo preminente in quanto origine dei contenuti stessi.
Lo spettacolo è inserito nella selezione regionale dell’Emilia‐Romagna dal titolo “Piccoli Teatri”, organizzata nell’ambito della rassegna del teatro sociale “Proscenio Aggettante”, che la FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero) da diciannove anni mette in piedi con l’obiettivo di dare impulso e valore alle attività culturali e artistiche promosse dai circoli aziendali e dalle diverse realtà dell’associazionismo di base presenti in tutto il territorio nazionale e aderenti alla federazione.
La serata è a ingresso libero, con una raccolta volontaria di fondi a sostegno del Comune umbro di Preci, in Valnerina, colpito dal terremoto nell’ottobre del 2016.
Il progetto che FITeL Emilia Romagna e FITeL nazionale intendono sostenere insieme all’Associazione Nazionale Alpini, prevede la costruzione di una struttura “turistico/emergenziale”, dotata di centro sociale, un’area per manifestazioni culturali, convegni e spazi per la residenzialità. Il progetto prevede un duplice utilizzo della struttura: durante l’emergenza sismica la struttura risponderà all’emergenza abitativa in alternativa alle tende e all’esodo in territori lontani, al di fuori dei periodi di crisi la struttura sarà a disposizione per lo sviluppo turistico come luogo di aggregazione e socializzazione.