Varese: Alle radici di una presenza
Il Centro Culturale Massimiliano Kolbe segnala la presentazione della mostra “Alle radici di una presenza”, interverranno, fra gli altri, Mons. F. Agnesi e il prof. A. Lucioni.
La mostra “Alle radici di una presenza” si propone di contribuire a far riscoprire ai varesini le radici di una presenza cristiana tutt’oggi viva e operante e di proiettare una luce sulle origini stesse della città e dell’area territoriale circostante.
L’esposizione si articola in tre macro-sezioni, corredate da un ricco apparato icono-grafico: “I fondamenti della fede”, “Il cristianesimo nel nostro territorio” e “I frutti della fede”.
La prima sezione delinea il percorso della fede, reale risposta al desiderio di senso dell’uomo, che diventa strada percorribile attraverso il sacramento del Battesimo e che conduce l’uomo alla santità.
La seconda sezione approfondisce le origini e la diffusione del cristianesimo nel territorio varesino, con particolare attenzione alla documentazione monumentale ed epigrafica. Vengono poi presentate e analizzate le principali espressioni devozionali varesine.
La terza sezione si focalizza sui frutti della fede, ovvero sulle figure di uomini e don-ne varesini che, grazie all’incontro con il Cristianesimo, hanno impresso una svolta alla loro vita. Non solo personaggi celebri, la cui santità è stata riconosciuta ufficial-mente dalla Chiesa, ma anche e soprattutto semplici fedeli, varesini spesso anoni-mi del passato remoto e prossimo, che, con la loro carità e con il sacrificio, hanno contribuito ad opere di cui ancora oggi sperimentiamo l’importanza e ammiriamo la bellezza, come l’Ospedale o il Sacro Monte.La location espositiva scelta, la Chiesa antica di Biumo Inferiore a Varese, uno dei più suggestivi edifici di culto della città, come hanno rivelato recenti indagini ar-cheologiche, nonché luogo del Battesimo di uno dei beati varesini, padre Samuele Marzorati, costituisce una ideale “cassa di risonanza” per i contenuti della mostra.
A completare l’esposizione concorreranno reperti originali, concessi in prestito da archivi e musei, e documenti audiovisivi significativi per una rilettura della storia del cristianesimo nel Varesotto.L’iniziativa è stata coordinata da un gruppo di docenti del Liceo Sacro Monte, i quali hanno deciso di fare proprio l’invito contenuto nel Motu proprio di Papa Benedetto XVI a riflettere sulla storia della fede nel proprio contesto tradizionale ed esistenziale. Il lavoro, liberamente proposto anche agli studenti come attività di approfondimento pomeridiana, ha reso evidente che alcuni elementi basilari della fede cattolica sono oggi poco notii e, ugualmente, che la storia del fiorire del cristianesimo nelle terre varesine – comprensiva dei santi e delle opere che la fede ha generato – è spesso ignorata dai più o comunque conosciuta solo superficialmente.Per fare solo un esempio: tutti, o quasi tutti, certamente a Varese conoscono il Sacro Moonte, ma quanti hanno coscienza che esso fu un’opera davvero “di popolo” in quan-to costruita grazie soprattutto alla carità dei varesini?La Mostra termina con mmagini della salita al Sacro Monte dell’allora Papa e ora Santo Giovanni Paolo II.