Modena: L’avventura umana di Guareschi

Il Centro Culturale La Collina della Poesia e l’Associazione
Terra e Identità promuovono il convegno dal titolo “L’avventura umana di Guareschi: dal mondo piccolo alla fama universale”;

Parteciperanno
Egidio Bandini, presidente del Club dei 23
Lorenzo Fontana, eurodeputato, vice Presidente della Commissione Europea Cultura
Olga Gurevich, professore all’Università di Mosca, e traduttrice delle opere in russo di don Camillo
Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà

Modera
Fabio Marri, professore di Linguistica Italiana all’Università di Bologna

Comunicato stampa
Giovannino Guareschi: dal mondo piccolo alla fama universale, è il titolo delle iniziative che le associazioni Terra e Identità e La Collina della Poesia hanno deciso di proporre in ricordo dello scrittore, giornalista e umorista creatore di Don Camillo e Peppone.
Guareschi nacque a Fontanelle di Roccabianca nel 1908 e morì a Cervia il 22 luglio 1968. A quasi cinquant’anni dalla scomparsa il suo ricordo non accenna ad affievolirsi. Anzi, la sua fama diventa di anno in anno più universale. Guareschi, con oltre 20 milioni di copie, è infatti uno degli autori italiani più venduti nel mondo e detiene il record di scrittore italiano più tradotto.
I suoi libri sono presenti negli scaffali delle librerie di quasi tutti i paesi del mondo, e pochi anni fa hanno fatto un trionfale ingresso anche sul mercato russo, dove Don Camillo ha ottenuto uno strepitoso successo di vendite e di critica.
Quelli su Don Camillo sono i soli film in bianco e nero che continuano ad essere riproposti dalla televisione in prima serata ottenendo ancora altissimi share di ascolto.
Le iniziative, che ruotano intorno a due eventi principali, un convegno e una mostra, si propongono proprio di trovare una risposta a questo interrogativo: come mai un autore che apparentemente tratta temi così locali ottiene un unanime apprezzamento in tutto il mondo?
Per rispondere a questa domanda – dice Gianni Braglia, di Terra e Identità – abbiamo coinvolto un gruppo di autorevolissimi studiosi che parteciperanno a un convegno sabato 22 marzo presso i locali della Camera di Commercio di Modena. Tra gli altri sarà presente anche Olga Gurevich, docente dell’Università di Mosca e curatrice delle edizioni in russo di Don Camillo. Cercheremo anche di portare il dibattito sull’attualità chiedendoci se il pensiero di Giovanni Guareschi potrebbe costituire quell’elemento culturalmente unificante per un’Europa che fatica a trovare un’anima.
Con il convegno e la mostra, che sarà allestita presso il Circolo degli Artisti di Modena dal 29 marzo al 13 aprile, – aggiunge Gianluca Ravaioli della Collina della Poesia – cercheremo anche di dare il giusto risalto a quelle doti profondamente umane che portavano Guareschi a non perdere mai la speranza, ad avere sempre e nonostante tutto una visione positiva della vita, a ricavare insegnamenti anche dalle situazioni più avverse. Sotto questo aspetto è di particolare interesse il periodo del lager in Germania dove, in condizioni di vita durissime, Guareschi e i suoi compagni non rinunciarono a una vita vera: ”Non abbiamo vissuto come bruti. Non ci siamo rinchiusi nel nostro egoismo. La fame, la sporcizia, il freddo, le malattie, la disperata nostalgia delle nostre mamme e dei nostri figli, il cupo dolore per l’ infelicità della nostra terra non ci hanno sconfitti. Non abbiamo dimenticato mai di essere uomini civili, uomini con un passato e un avvenire” (da Diario clandestino).
Nell’ambito di queste iniziative gli organizzatori hanno proposto un collegamento apparentemente azzardato tra Giovannino Guareschi ed Enzo Jannacci. Sabato 29 marzo, infatti, in occasione del primo anniversario della scomparsa del grande cantautore milanese, presso l’auditorium Biagi si terrà il concerto di Davide Giandrini con musiche e canzoni “Per Enzo Jannacci”.
L’autore di “Ho visto un re”, come Guareschi, ci ha offerto la poesia e l’ironia della povera gente, del mondo piccolo e periferico, capace però di affrontare la vita concretamente, pronta a ringraziare e a lottare per i propri bisogni, senza arrendersi mai, senza piegare il capo alle regole del potere e dello show business.