Udine: Libano. Tracce di misericordia

Il Centro Culturale “Il Villaggio” è tra gli organizzatori dell’incontro “Libano: testimonianza di perdono e di pazienza – Una comunità cristiana al servizio dei poveri e dei rifugiati di Siria ed Iraq”, la testimonianza di Padre Damiano Puccini, sacerdote italiano da anni parroco in Libano. Una testimonianza di una presenza in un luogo da cui tanti cercano di scappare; di una presenza di pazienza, perdono, condivisione in una terra tormentata da guerre, conflitti, migrazioni forzate, povertà: questo è la testimonianza che porta padre Damiano Puccini, da anni parroco in una zona a sud di Beirut e che potremo ascoltare a Udine. Dalla sua voce possiamo anzitutto ascoltare un racconto di prima mano di cosa è il Libano, di cosa è stato nei secoli scorsi e di cosa è diventato e sta diventando oggi, delle sfide che in Libano e in Medio Oriente si stanno affrontando e che sempre più coinvolgono, volenti o nolenti, anche noi: la sfida della convivenza fra persone e gruppi con culture e religioni diverse; la sfida dell’arrivo dei profughi (in Libano una persona ogni 2 abitanti); la sfida del vivere e costruire insieme in un paese attraversato da continue guerre e conflitti; la sfida dei bisogni sempre più drammatici che emergono in questa situazione.
L’esperienza che lui vive e propone con la sua comunità oggi sembra contro corrente: non la divisione e il conflitto, ma, nella linea della lunga storia della presenza dei cristiani in Libano, la pazienza, il perdono, la condivisione, senza rinunciare a vivere fino in fondo la propria fede, esperienza e identità cristiana.
L’incontro di lunedì 6 sera è un’occasione interessante per conoscere meglio un mondo che diventa sempre più parte del nostro e per capire meglio che domande vengano a noi da questo mondo, che responsabilità abbiamo e possiamo avere rispetto a quello che succede in Medio Oriente ma anche rispetto a quello che sempre più accade anche qui da noi: chi siamo? Su cosa fondiamo la nostra convivenza? A cosa siamo chiamati oggi?
Sulla scia di quello che propone Papa Francesco nell’Anno della Misericordia, un’esperienza come quella che vive e racconta padre Damiano è un seme, che può sembrare insignificante nell’oggi, ma che, se viene coltivato e cresce, può, nel tempo, produrre una grande pianta, come i cedri del Libano.