AIC segnala la mostra dal titolo “Aleksandr Solženycin. Il grande narratore del «secolo russo»” realizzata in occasione del centenario della nascita e del decennale della morte del grande scrittore russo, prodotta da Ultreya, con il contributo di Regione Lombardia, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Università Statale di Milano, distribuita da Itaca.
La mostra si propone di ripercorrere la vicenda letteraria e umana avendo come filo conduttore la successione delle sue opere, dai primi scritti ai romanzi che ne hanno decretato la fama anche in Occidente – La casa di Matrjona, Una Giornata di Ivan Denisovič, Il primo cerchio, Divisione Cancro – sino al celeberrimo Arcipelago GULag – che provocò l’arresto e l’espulsione di Solženycin prima in Germania e poi in Svizzera e in America –, a La ruota rossa – il grandioso ciclo storico-narrativo sul 1917 russo in più volumi solo parzialmente pubblicato – e all’ultima fase della sua vita seguita al ritorno in Russia.
Il criterio espositivo è quello di far parlare il più possibile l’autore in prima persona, attraverso citazioni dai romanzi e immagini per lo più inedite delle fasi salienti della sua vita.Per Aleksandr Solženicyn il radicamento nella terra natia è fondamentale: è muovendo da qui e dalla dedizione alla cultura russa e al popolo che l’ha espressa che si è sviluppata la sua narrazione letteraria e storica.
Al nucleo centrale della mostra, prodotta a Mosca da Centro di ricerca sull’emigrazione russa “A.I.Solženicyn” e curata da Galina A. Tjurina, sono stati aggiunti un pannello introduttivo e tre finali dedicati alla fortuna dello scrittore in Italia: anche nel nostro paese infatti il suo magistero letterario, applicato a temi di portata universale, e l’esempio morale hanno trovato un pubblico di affezionati lettori, studiosi ed estimatori. Questa parte finale della mostra, curata da Elda Garetto e Sergio Rapetti e realizzata graficamente da Ultreya, rivela una serie di aspetti poco conosciuti e di grande interesse, a partire da alcuni pareri di lettura e articoli di giornale che rivelano le reazioni del mondo culturale italiano alla pubblicazione dei volumi. Pochi sanno, per esempio, che Divisione Cancro uscì in Italia come opera di autore anonimo, e che Il primo cerchio venne pubblicato inizialmente in Italia in lingua russa.
Per maggiori informazioni e per prenotare la mostra contattare la Segreteria AIC
Dati tecnici:
16 pannelli di testi e immagini
cm 100 x 200 a terra (roll-up o altra forma se richiesta)
E’ disponibile il catalogo della mostra a cura di Itaca.