Attorno a Tintoretto. La deposizione

Febbraio 21, 2025
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Attorno a Tintoretto
La Deposizione
Quattro artisti contemporanei sfidati da un capolavoro

04-03-2025/ 25-05-2025
A cura di G. Frangi, G. Manieri Elia, N. Righi

In occasione della Quaresima e della Pasqua 2025, il Museo Diocesano propone come spunto di riflessione l’esposizione della Deposizione di Jacopo Tintoretto (Venezia 1519 circa – 1594), uno dei capolavori del grande protagonista della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento, conservata nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. In un percorso realizzato in collaborazione con Casa Testori, quattro artisti contemporanei – Jacopo Benassi, Luca Bertolo, Alberto Gianfreda, Maria Elisabetta Novello – si mettono in gioco davanti alla grande tela, creando un rapporto personale con il dipinto del maestro veneto, facendo ricorso a diversi linguaggi, dall’installazione alla pittura.

Realizzata per la chiesa di Santa Maria dell’Umiltà alle Zattere a Venezia e databile intorno al 1562, negli anni della piena maturità del pittore, il dipinto presenta una composizione ben calibrata e attentamente costruita, e allo stesso tempo drammatica e concitata, con un dinamismo accentuato dall’uso della luce, con intensi chiaroscuri che creano un forte impatto emotivo, lasciando emergere i protagonisti da un paesaggio in penombra.

Gli imponenti personaggi, di dimensioni più grandi del naturale e di evidente ricordo michelangiolesco, sono collegati fra loro da un intreccio di gesti e sguardi e si dispongono teatralmente intorno al corpo di Cristo, posto in diagonale al centro della scena e sorretto per le spalle da una figura maschile, probabilmente Giuseppe d’Arimatea. Verso di lui, con le braccia spalancate in un gesto di distruggente disperazione, si protende la Maddalena, mentre lungo un’altra direttrice giace la Madonna, svenuta, sopraffatta da dolore e sorretta da una pia donna, forse Maria di Cleofa. La Vergine, quasi seduta a terra, come a riprendere l’iconografia della Madonna dell’Umiltà, forma con il corpo di Gesù adagiato su di lei una croce; particolarmente delicato e commovente il gesto della sua mano che sfiora il piede del figlio morto.

Visita il siro del Museo Diocesano di Milano

 


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