Come ogni anno, il Movimento di Comunione e Liberazione propone un’immagine artistica e un testo come aiuto a vivere la Santa Pasqua. Quest’anno le immagini sono dei particolari della Vocazione di Matteo di Caravaggio (1599/1602, Chiesa di San Luigi dei Francesi, Roma). Il testo di Papa Francesco è tratto dall’Udienza con Comunione e Liberazione in occasione dei dieci anni della morte di don Luigi Giussani e dei 60 anni del movimento, Roma, 7 marzo 2015).
Tutto, nella nostra vita, oggi come al tempo di Gesù, incomincia con un incontro. Un incontro con quest’Uomo, il falegname di Nazaret, un uomo come tutti e allo stesso tempo diverso. Pensiamo al Vangelo di Giovanni, là dove racconta del primo incontro dei discepoli con Gesù (cfr 1,35-42). Andrea, Giovanni, Simone: si sentirono guardati fin nel profondo, conosciuti intimamente, e questo generò in loro una sorpresa, uno stupore che, immediatamente, li fece sentire legati a Lui…
Parlando dell’incontro mi viene in mente “La vocazione di Matteo”, quel Caravaggio davanti al quale mi fermavo a lungo in San Luigi dei Francesi, ogni volta che venivo a Roma. Nessuno di quelli che stavano lì, compreso Matteo avido di denaro, poteva credere al messaggio di quel dito che lo indicava, al messaggio di quegli occhi che lo guardavano con misericordia e lo sceglievano per la sequela. Sentiva quello stupore dell’incontro.
Il luogo privilegiato dell’incontro è la carezza della misericordia di Gesù Cristo.
(Papa Francesco)