Cassina de’ Pecchi (Mi): Alessandro Manzoni. I Promessi Sposi
“Vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina”.
La liturgia ambrosiana celebra la venuta tra noi di cesu, la sua nascita, alla luce del compimento che avrà la storia a causa della presenza di Gesù risorto nella gloria. Questo significa che il mondo è già ora percorso dall’energia della risurrezione di Gesù.
Non dobbiamo vivere la nostra vita incollati alle nostre debolezze, ma “alzare il capo”. Siamo già nel compimento della storia anche se dobbiamo attendere ancora la piena manifestazione.
“Comportatevi come figli della luce. Ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità”.
Per il battesimo ogni cristiano è innestato in Gesù come il tralcio nella vite. Dobbiamo vigilare sulla nostra vita perché questo innesto avvenga in modo tale da diventare tralci a cui la vite trasmette linfa feconda per chi il Signore innesterà in noi. Al di là dell’immagine possiamo dire che il cristiano unito a Gesù viene reso capace di trasmettere anche ad altri la vita ricevuta da Lui.
“lo punirò nel mondo la malvagità e negli empi la loro iniquità. Farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l’orgoglio dei tiranni”.
Quando sentiamo queste parole non dobbiamo pensare solo agli altri. Ci sono anche in noi delle correzioni da fare. Quando entriamo in contatto con gli altri soprattutto se sono persone a cui vogliamo bene, non possiamo semplicemente dire “io sono fatto cosi”. La relazione chiede sempre di fare spazio all’altro. Non si può sempre occuparlo tutto noi. A maggior ragione questo avviene nel rapporto con Dio: dobbiamo farci fare da Lui perché possiamo assomigliare a Gesù ad immagine del quale siamo stati creati.
La venuta di Gesù nella carne in attesa della sua venuta nella gloria che viviamo nell’Avvento ci apre alla speranza di un rinnovamento del mondo. Il prossimo Giubileo che celebreremo proprio a cominciare da questo avvento, ci chiama ad essere “pellegrini della speranza”. Non possiamo farlo diversamente dal rendere la nostra vita conforme a quella di Gesù che ci ha donato lo Spirito Santo proprio per rinnovare il mondo.
Preghiamo dicendo: “manda il tuo Spirito Signore e rinnoverai la faccia della terra”.