Milano: Cantiere Odissea. Penelope, mise en espace con Giulia Villa



CANTIERE ODISSEA. VIAGGIO TEATRALE NEL MUNICIPIO 4
a cura di Desidera Teatro Oscar

testo e regia di GIULIA ASSELTA

Avere lo sfregio della vita addosso penetrare il vetro che mi tiene a ridosso essere carne a carne con questa cosa che mi chiama dall’inizio del corpo. Alma ci parla da un punto dello spazio e del tempo in cui i fatti sono già accaduti. Ma questi fatti non sono chiari ad Alma. Alma capisce solo che è successo qualcosa, che a lei è successo qualcosa. Comincia da qui a raccontarci la sua storia: la ripercorre attentamente, cercando di scoprire che cosa è accaduto, che cosa l’ha portata fino al punto in cui si trova e che cosa vuole ora, chi è lei ora.

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Cantiere Odissea è il nome, quasi obbligatorio, che abbiamo dato al nostro lavoro di ricognizione, attraverso il Teatro e la Musica, di un pezzo enorme e importante della nostra città, il Municipio 4. Perché Odissea? Chi ama la propria città e desidera conoscerla sa bene che il compito che lo aspetta è un compito senza fine. Noi giriamo per la città passando dai quartieri storici a quelli eleganti, da quelli eleganti a quelli popolari, da quelli popolari a quelli cosiddetti a rischio, eppure è sempre la stessa città. Aldo Bonomi l’ha chiamata “città infinita”. Lo stesso titolo, Never ending City introduce un bellissimo brano del grande pianista jazz Bill Laurance.  Dove si trova il cuore di Milano? Tutti pensavano che fosse il Duomo, oppure qualche quartiere alla moda, o la Fiera, o la Borsa. Poi venne Gabriele Basilico a rivelarci che, forse, il vero volto di Milano stava nelle sue vecchie fabbriche, nella loro architettura, nelle loro ombre.  Conoscere la propria città è un lungo pellegrinaggio, e richiede due qualità: la disponibilità a conoscere cose belle ma anche cose brutte, armonie e disarmonie, a incontrare il dolore senza potervi dare una risposta, all’atteso ma anche al disatteso; la certezza testarda, spes contra spem, che da qualche parte, forse dove meno ce lo aspetteremmo, troveremo questo cuore, la nostra Itaca. Esplorare la zona 4, incontrare chi ci vive, nelle situazioni più contraddittorie, le vicende umane più diverse, dalle zone benestanti fino ai luoghi dove si consuma il rito della sofferenza, ci ha restituito un senso più profondo, più vero di cosa significhi portare teatro e musica là dove – contraddittorio e insieme meraviglioso – pulsa il cuore della città. LUCA DONINELLI



Data

Lunedì 15 Luglio 2024 ore 20:00

Luogo

Piazzale Libia, Milano