Milano: Il mio purgatorio

La vita di ogni uomo è segnata dai limiti. dal male, dai fallimenti, che talora sembrano irrimediabili. Eppure. la stessa disperazione è segno di un inestinguibile desiderio di poter ricominciare dopo ogni male commesso, dopo ogni fallimento, di essere rifatti puri e disposti “a salire a le stelle”.
Il Purgatorio è la cantica del peccato e del perdono, dove la debolezza dell’uomo si apre alla “bontà infinita” che “ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei”. Il Purgatorio è la cantica del cambiamento.
Si comincia in un modo e si finisce in un altro. Come nella vita di ogni giorno. Dante ci fa capire che il problema non è cadere, ma rialzarsi, afferrare la mano che ogni volta ci viene offerta.
Il Purgatorio è la cantica della misericordia. Ma è anche quella del coraggio. Per raggiungere il Paradiso terrestre Dante deve superare il muro di fuoco. Cosa riuscirà a vincere la paura?
La certezza che dall’altra parte troverà la suaBeatrice.»
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