Monza: Annuncio di speranza a Nagasaki
Una storia di amore e di fede che ha sconfitto la bomba atomica
9 agosto 1945 ore 11:02: la bomba atomica sganciata su Urakami, il quartiere cristiano di Nagasaki, uccide immediatamente quarantamila persone. Paolo Takashi Nagai, un medico radiologo e docente universitario che in quella immane tragedia ha perso la moglie Midori, moltissimi amici e tutti i suoi averi, intuisce che quanto accaduto costituisce come l’agnello sacrificale offerto a Dio da una terra di martiri per guadagnare la pace a tutto il mondo.
Per Nagai è un nuovo inizio, alla ricerca di Ciò che non muore mai, un approfondirsi della fede in Cristo da cui rinascono la speranza e la vita del popolo e della città. Nagai decide di abitare nel cuore della landa atomica, nel suo Nyokodō, in ricercata povertà materiale e di spirito, con i suoi due bambini. Lì moltissime persone vanno a incontrarlo e gli scrivono, per vedere e ascoltare il suo annuncio di speranza e di pace.
Il 9 novembre 2021, l’arcivescovo di Nagasaki ha concesso l’imprimatur canonico e l’autorizzazione all’uso e alla diffusione della preghiera per invocare l’intercessione e la canonizzazione dei coniugi.
Un incontro per conoscere e vedere la vita e l’esperienza di Paolo Takashi e Marina Midori che hanno vissuto una vicenda storica ancor più drammatica di quella attuale.
interviene
Paola Marenco, vicepresidente dell’associazione Amici di Takashi e Midori Nagai – amicinagai.com
conduce
Adalberto Tommasi, medico
introduce
Augusto Pessina, CCTalamoni