Padova: Il mio nome è Pietro
Il Centro Culturale Antonio Rosmini segnala lo spettacolo “Il mio nome è Pietro”, spettacolo teatrale di Giampiero Pizzol, regia di Otello Cenci con Pietro Sarubbi., presentato in anteprima alla manifestazione Meeting di Rimini, agosto 2014. Il Pietro al centro del monologo teatrale è l’umile pescatore della Galilea a cui l’incontro con Gesù ha cambiato il nome e tutta la vita: “D’ora in poi ti chiamerai Pietro”. La sua è un’umanità generosa, piena di difetti: capace di rinnegare il Maestro, ma non di dimenticarlo. Chiamato sul palco a parlare di sé, attraverso un potente testo di Giampiero Pizzol, Pietro non può che raccontare quel rapporto, col suo amico Gesù, che ha trasformato la sua esistenza. Così davanti ai sacerdoti che lo interrogano, dopo il suo primo miracolo, il capo degli Apostoli rivive le sue eccezionali avventure col Maestro che l’hanno reso uno “spettacolo d’uomo”.
Un santo semplice, di taglia robusta, impacciato con le parole, ma svelto con i fatti, vivace come un pesce nel mare. Un pescatore di uomini pieno della allegra follia dei bambini che vogliono camminare sul mare, ma capace della saggia maturità di coloro che senza condizioni dicono sì a Cristo. Questo è il miracolo più grande a cui Dio chiama tutti noi. E per amare Gesù occorre solo questo: un cuore di Pietro!
“Quando, in un momento simbolico, stava ponendo le basi della Sua Grande Società, Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un pasticcione, uno sempre fuori posto, un pauroso: in una parola, un uomo. E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell’Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza: furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest’unica opera, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole.» GK Chesterton
Pietro Sarubbi dopo la sconvolgente esperienza cinematografica di The Passion di Mel Gibson nel quale ha impersonato Barabba, decide per l’anno della fede di affrontare, stavolta in tono ironico, il personaggio di Pietro, irruente amico di Gesù e roccia di fondazione della Chiesa. Nel testo di Pizzol traspare tutta la carica umana del capo degli apostoli inducendo a percepire tutta la simpatia che poteva provare il Messia per lui.
(Centro Culturale Antonio Rosmini)