Tolentino (Mc): Don Chisciotte e Sancio Panza
Il Circolo Culturale “T. Colsalvatico” organizza la proiezione del film “Don Chisciotte e Sancio Panza”, un grande successo di pubblico per una mirabile interpretazione del cavaliere dalla trista figura, patetico e commovente, simbolo di inadeguatezza e dell’immaginazione al potere” con una breve introduzione di Samanta Casali.
A 400 anni dalla morte di Miguel De Cervantes una sua frase ci provoca ancora:
«La libertà, Sancho, è uno dei doni più preziosi che i cieli abbiano concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono eguagliare: e per la libertà, come per l’onore, si può avventurare la vita». Il valore della libertà viene conclamato innanzitutto in sede politica. In sede morale la mentalità moderna, ma non solo essa, ritiene che il trionfo della libertà coincida con la caduta di ogni vincolo, con la capacità data all’uomo di scegliere per ciò che istintivamente egli desidera. Quando lo scetticismo d’impronta nichilista non nega all’uomo la facoltà di essere libero, per l’uomo moderno essere libero significa fare ciò che si vuole. A riprova del fatto che la caduta dei vincoli e l’appagamento dei propri desideri non sono sufficienti a rendere né liberi, né felici, interviene l’esperienza stessa, la quale dimostra che la soddisfazione del desiderio non è mai totale, perché a ogni desiderio soddisfatto ne segue un altro e poi un altro ancora.