Trieste: “A che giova accedere una piccola candela nel buio che ci circonda?
La 3a edizione di TriesteIncontra dal titolo “A che giova accedere una piccola candela nel buio che ci circonda?” si svolgerà da Sabato 1 a Domenica 2 Aprile 2017. TriesteIncontra nasce dall’iniziativa di alcuni amici che, a contatto con i più vari contesti sociali e lavorativi, hanno riconosciuto la città di Trieste come un potenziale centro di incontro e dialogo tra persone di diversa estrazione culturale, etnica e religiosa. Le stesse condizioni storico-geografiche che da sempre hanno caratterizzato questa città di frontiera, sembrano volerne indicare la naturale vocazione di apertura e di incontro. Convinti che la diversità dell’altro possa essere un contributo per l’arricchimento della propria persona, si potrebbe dire sinteticamente che la mission dell’evento culturale proposto sia quello di incontrare quelle realtà, quelle persone, nella cui storia, attività, vita, si palesino dei tratti di esperienza che possano contribuire ad approfondire la coscienza e lo sviluppo della persona.
PROGRAMMA
15.00 IL GRANDE SPETTACOLO DEL CIELO
Dalla preistoria a oggi: come l’uomo si è posto davanti al cielo stellato.
Partecipano
Marco Bersanelli, professore ordinario di Astronomia e Astrofisica
presso l’Università degli Studi di Milano;
Luigi Danese, professore ordinario di Astrofisica presso la SISSA
di Trieste.
Introduce
Giuseppe Puglisi per TriesteIncontra
18.00 LA LANTERNA DI OLEG SUPERECO
L’arte pittorica come ricerca del bene nel contesto contemporaneo.
Partecipa
Oleg Supereco, pittore, presentato dal Dott. Ignazio Roiter.
Introduce
Agostino Ricardi di Netro per TriesteIncontra
21.00 CONCERTO CON I RAGAZZI DI CALICANTO BAND
Dall’esperienza dell’Associazione Calicanto, uno spettacolo musicale.
Introducono
Parishat Cont e Silvia Peressini per TriesteIncontra
Durante i due giorni sarà possibile visitare la mostra “LA VITA PER L’OPERA DI UN ALTRO” A cura delle Suore di Carità dell’Assunzione. Coordinamento di Giuseppe Feyles e Ubaldo Casotto. “Padre Pernet trovava nel bisogno della gente, dentro il contesto in cui viveva, uno sguardo per poter far penetrare in quelle case, in quei rioni, l’opera presente di un Altro, l’opera di Cristo, Cristo all’opera. Lo faceva penetrare lì.” (Don Luigi Giussani)