Udine: Nessuno genera se non è generato

Incontro con don Jonah Lynch


Chi di noi ha scelto di nascere? E chi può darsi la vita da solo? Se c’è una cosa che accomuna tutti gli uomini, questa è l’essere figli. Prima ancora di essere studenti o insegnanti, calciatori o musicisti; prima di essere padri o madri, siamo figli. Ognuno di noi riceve un’eredità da suo padre. Il cognome, l’aspetto fisico, il modo di parlare e di pensare, magari alcuni interessi e passioni. Da bambini la prima volta che il papà è stato lontano di casa per più giorni abbiamo pianto. Per

molti di noi, il padre è stato colui che ci ha guidato nelle prime e fondamentali esperienze di vita: imparare ad andare in bicicletta, il primo giorno di scuola, le prime partite di calcio, accettare una sconfitta o una delusione. La sua presenza ci ha permesso di superare la paura e la timidezza. nella vita capita poi di incontrare grandi uomini, stelle che brillano davanti a noi. Sorpresi, ci ritroviamo descritti nei testi di una canzone, per poi scoprire che quel cantante ha una storia simile alla nostra. Oppure incontriamo un pittore, che sa suscitare in noi sentimenti e pensieri che fino ad un attimo prima non conoscevamo. Questi, come anche un fratello maggiore, un amico, un anziano, possono essere quella guida e quel padre che ci accompagna nel diventare uomini. Occorre accettare una sfida: avere un padre significa appartenere ad una persona, essergli legata. e non sempre questo rapporto sarà esaltante, a volte potrà essere faticoso e doloroso. eppure è l’unica strada per diventare uomini liberi e capaci di affrontare il mondo. I grandi della letteratura ne hanno parlato da sempre.

Tratto da “Nessuno genera se non è generato. Alla scoperta del padre in Omero, Dante e Tolkien.” di Jonah Lynch, ed. Marietti 2012



Data

Sabato 13 Aprile 2013 ore 18:00

Luogo

Istituto Bearzi, via don Bosco 2, Udine