Udine: You were made for far more beautiful things

Secondo incontro del ciclo “You were made for far more beautiful things” organizzato anche dal Centro Culturale “Il Villaggio”.
Il secondo incontro invece si dedicherà alla figura, forse un po’ sminuita in Italia, di G. K. Chesterton. Riuscire a ignorare la figura di Chesterton è un’impresa veramente ardua, sia per la sua struttura corporea sia per la sua opera letteraria. Chesterton infatti ha scritto opinioni su qualsiasi cosa senza mai essere arrogante e ponendo come caposaldo la dignità umana.
A questo incontro è stata chiamata a parlare Annalisa Teggi che si è occupata della traduzione in italiano di numerosi testi di Chesterton e nel tradurli si è vista costretta ad entrare in rapporto con l’autore stesso.
Perché riprendere una figura come Chesterton nella nostra epoca?
Come si può non parlare di un uomo che ha sempre difeso l’uomo in tutti i suoi aspetti? Chesterton si è sempre posto dalla parte dell’uomo nel senso che ne ha sempre esaltato la libertà, che si concretizza, secondo lui, nella libertà di potersi “sposare, o avere dei figli, o bere la birra”.
In un’epoca come la nostra approfondire chi ha combattuto tanto per portare di nuovo umanità all’umanità accartocciata dalle tirannie ci fa guardare ai fatti che ci si pongono d’innanzi ogni giorno con sguardo critico ma soprattutto pratico.
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