Villasanta (MB): Il fascino di un incontro
Il Centro Culturale “Don Pietro Spreafico” nel XXX Anniversario della morte di Don Pietro ha organizzato l’incontro dal titolo “Il fascino di un incontro”.
Sono intervenuti
don Bruno Perego, parroco di Cardano al Campo (Mi)
Nando Sanvito, giornalista televisivo
Leggi “Uno che «portava Chiesa ovunque»” di Gabriella Maggioni, presidente Centro Culturale don Pietro Spreafico (da Tracce.it, 13/04/2016) – Un maestro, un amico, «un instancabile costruttore». Ma don Pietro Spreafico è stato anche un testimone che ha segnato luoghi e le persone che ha incontarato. A trent’anni dalla morte, il Comune di Villasanta intitolerà una piazza a suo nome il 16 aprile.
«Chi insegna a molti la giustizia, brillerà come stella per sempre». Tratta dal Libro di Daniele, questa scritta dominava sull’altare ai funerali di don Pietro Spreafico. Sono passati trent’anni da quel giorno, eppure l’incontro con questo sacerdote morto a 39 anni, che ha segnato la vita di tanti giovani, non finisce. Da alcuni amici e parenti è nato, dopo la sua morte, un Centro Culturale a lui dedicato, che in tutti questi anni ha raccolto l’eredità di una fede che si misura con la realtà, amandola e giudicandola. Ora l’amministrazione comunale di Villasanta, il paese natale di don Pietro, vicino a Monza, ha deciso di intitolargli una piazza, proprio per il segno profondo che ha lasciato nei luoghi dove è nato e dove ha maturato la sua vocazione.
Don Pietro, classe 1946, entra in seminario giovanissimo, a undici anni. Una vocazione precoce, cresciuta anche grazie alla testimonianza di fede di mamma Angela e papà Giuseppe, una fede che lui definiva «non solo devozione, ma un giudizio operativo sulla vita». Nel corso degli ultimi anni di studio, incontra l’esperienza di Comunione e Liberazione, che segnerà definitivamente la sua vita di uomo e di sacerdote. Di essa parlerà come di «una compagnia fedele, costringente come due mani che ti costringono i fianchi, che qualche volta ti fanno mancare il fiato, ma ti costringono a camminare verso Gesù Cristo che è l’obiettivo della nostra vita».
È coadiutore prima a Varedo e poi, dal ‘73 all’‘86, nella parrocchia San Paolo Apostolo a Brugherio. Quando arriva a Brugherio, inizia anche ad insegnare in una scuola media e al liceo classico Zucchi di Monza. Qui, tra gli studenti, comincia l’avventura di una serie interminabile di incontri che si riveleranno decisivi per la sua vita e per quella di molti ragazzi, di cui è maestro, ma innanzitutto amico e compagno, non genericamente verso tutti, ma proprio verso di te, in quel preciso istante, in quel preciso momento della tua vita. Una roccia, con lo sguardo fisso a quel Cristo, fonte di verità e bellezza, che ispirava la sua vita.
Instancabile costruttore, voleva generare “comunità” e Chiesa ovunque, in ogni ambito della vita, senza compromessi e distinzioni. I suoi ragazzi hanno definito don Pietro come «uno che credeva in quello che diceva e così ci faceva capire, con le sue parole e con la sua amicizia, l’importanza e la bellezza di tutte le cose, anche le più piccole».
Insomma, un incontro affascinante anche per chi, come me, non ha avuto la fortuna di frequentarlo da vicino, ma ne ha avvertito con chiarezza la forza di un testimone che non attira gli altri a sé, ma che si pone come strumento della tenerezza di Dio che si serve di noi per perdurare e manifestarsi nella realtà e nella storia degli uomini e di ciascuno di noi. Tra le ultime riflessioni scritte da don Pietro, si legge: «È duro essere mediatori senza legare la gente a sé. Ma questo si vince solo (se si vede) se si guarda la vita (secondo quel disegno) secondo quella visione di un Dio che abbraccia tutti e che quando ti mette in certe situazioni lo fa perché ti vuol bene e vuole spogliarti e sacrificarti perché ti decida ad esser Suo, il che sarebbe sicuramente una vita più bella ed intelligente».
Un testimone così, che viene la voglia di seguire, per sperimentare quella sua stessa energia e pienezza di vita, non può che essere qualcuno che ha lasciato spazio totalmente all’iniziativa di Dio. Per questo, abbiamo organizzato un incontro pubblico a Villasanta, venerdì 15 aprile alle 21; il giorno dopo, alle 16, ci sarà l’intitolazione della piazza e sabato la Messa di suffragio.
Gli appuntamenti:
IL FASCINO DI UN INCONTRO
Venerdì 15 Aprile alle 21
Sala congressi – Villa Camperio
via Confalonieri, 55 – Villasanta (MB)
Interverranno: don Bruno Perego, parroco di Cardano al Campo, e Nando Sanvito, giornalista televisivo
INTITOLAZIONE DELLA PIAZZA
Sabato 16 Aprile alle 16
Area antistante il Centro Don Gervasoni
angolo via Matteotti – Villasanta (MB)
SANTA MESSA
Sabato 16 Aprile alle 18
chiesa parrocchiale di Santa Anastasia – Villasanta (MB)
presieduta da don Gianni Calchi Novati, con la presenza del coro di Brugherio