7 grandi Mostre per EXPO 2015. Come ha detto il Cardinale Scola “La prossima Expo 2015 si prospetta come una grande possibilità di rilancio della vocazione di Milano. I suoi temi – alimentazione, energia, pianeta, vita nella prospettiva di una adeguata visione antropologica – sono caratterizzati da un’ampia polivalenza.
Expo 2015 non è solo una straordinaria occasione per proporre l’immagine di una Milano aperta al mondo, ma rappresenta soprattutto l’opportunità di manifestarne la capacità di offrire prospettive ampie e integrali alle molte problematiche scientifiche, tecniche, economiche, sociali, politiche e religiose in gioco.”
Un evento che sarà quindi un’importantissima occasione di dialogo tra i maggiori protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide dell’umanità.
Per contribuire a questo dialogo, su quelle che sono le principali sfide che il Cardinale Scola ha lanciato, MeetingMostre propone ai centri culturali lombardi alcune esposizioni, che parlano di uomini, che rivelano la vita di Santi, che approfondiscono momenti della storia. Esempi che sono il racconto di tentativi di risposte alle domande che il mondo oggi si pone.
“A partire dall’Europa benedettina caratterizzata dal quaerere Deum sono fiorite la dignità della persona e del lavoro umano, affrancato dalla schiavitù; è fiorita la tecnologia in funzione della coltivazione e della conservazione dei cibi; l’uomo ha imparato a sfruttare le fonti di energia idraulica ed eolica; le selve e le paludi sono diventate territori ospitali, belli di una bellezza non selvaggia e aspra, ma dolce perché curata e amata”.
Quest’affermazione del cardinale di Milano permette di introdurre le prime due proposte espositive:
1. la mostra del Meeting Naturale, artificiale, coltivato. L’antico dialogo dell’uomo con la natura che affronta e documenta i primi passi e i successivi sviluppi delle piante che hanno nutrito l’umanità lungo i millenni. Il Leitmotiv è mostrare gli interventi dell’uomo come testimonianza di una interazione virtuosa tra uomo e natura, esempio di quella “scienza artigiana” in cui l’uomo si pone in ascolto della realtà e la interpreta cercando di capirla veramente fino in fondo e di usarla per il bene comune.
2. L’altra riguarda proprio l’importanza dell’esperienza benedettina esemplificata nella mostra In un solo corpo. San Benedetto una tradizione vivente, un tentativo di risposta alla domanda “C’è un uomo che vuole la vita e desidera giorni felici?” e nello stesso tempo di comunicare tutta la pietà e la dolcezza della fedeltà di Dio verso di noi. La mostra vuole essere dunque un aiuto a riscoprire gli inizi di ciò che siamo, per affrontare oggi la realtà, consapevoli di ciò che portiamo.
“Oggi Milano, il nostro Paese e l’Europa – ha continuato mons. Scola nel suo discorso – sono sempre più un crocevia di tradizioni, lingue e culture chiamate non solo a coesistere, ma anche a comunicare tra loro. L’Oriente e il Sud, di casa nelle nostre società, costituiscono una sfida e un dono prezioso per l’Europa del terzo millennio. La provocano a proseguire con coraggio nel rafforzamento delle sue istituzioni e del suo progetto di sovranità condivisa fra le nazioni dopo i due lunghi e sanguinosi conflitti mondiali della prima metà del secolo scorso. Un progetto che ha generato una crescita economica vivace, accompagnata da un lungo periodo di pace nel quale ha saputo costruttivamente far fronte ai grandi cambiamenti geopolitici seguiti alla caduta dei muri”.
3. Su questa tematica proponiamo la mostra Sinfonia dal “Nuovo Mondo”. Un’Europa unita, dall’Atlantico agli Urali, che documenta come l’Europa da “vecchio continente” possa diventare il “nuovo mondo”, il luogo che, dall’Atlantico agli Urali, grazie alla propria tradizione, riscoperta e rivissuta oggi, può costituire un inizio di vera novità per tutto il mondo.
“Fa parte del dramma del presente – ha affermato S.Emm. Angelo Scola – la sproporzione tra le sue enormi nuove potenzialità e le estese fragilità antropologiche dell’uomo contemporaneo, mai così disancorato da un’identità di riferimento e sprovvisto di un’unità di senso dell’esistenza. Per questo oggi ripensare il mondo chiede di ripensare l’uomo”.
Cogliendo la sfida in positivo di queste parole, vi proponiamo quattro percorsi espositivi particolarmente legati alla città di Milano, che raccontano il popolo italiano, che descrivono la nostra gente, in cui emergono figure di uomini, che in situazioni difficili non hanno perso la speranza, hanno avuto il coraggio, animato dalla fede, di mettersi insieme e di ricostruire.
4. Ad Usum Fabricae. L’infinito plasma l’opera: la costruzione del Duomo di Milano. La mostra presenta il secolare cantiere del Duomo di Milano, raccontando le storie di uomini e donne che hanno dato il loro contributo all’impresa e mostrando il ruolo fondamentale che questa ebbe per la vita sociale ed economica della città.
5. San Carlo Borromeo. La casa costruita sulla roccia è la mostra su una delle figure più importanti nella storia della città di Milano: San Carlo Borromeo (1538-1584).È stato uno dei grandi maestri che hanno plasmato il volto del cristianesimo dei tempi moderni: insieme ad altri pionieri di un nuovo modo di mettere in rapporto l’intelligenza della fede e le sfide della realtà, sta all’inizio di una storia che ancora ci riguarda da vicino.
6. Con avida, insistente speranza. L’avventura del beato don Carlo Gnocchi. Uno spazio espositivo e un luogo animato da video, dove incontrare la bellezza, il fascino, la statura umana di don Carlo Gnocchi e la testimonianza irriducibile del suo operare. Don Gnocchi è il protagonista di un cattolicesimo dalla forte intelaiatura razionale, solare, non nostalgico e ripiegato all’indietro, immerso nei problemi della società.
7. Il sugo della storia. Rileggendo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Questa mostra illustra ciò che l’intreccio dei Promessi Sposi nasconde: un mondo intero fatto di realismo e ironia, comicità e tragedia, eroismo e meschinità, che muovono tanto al riso quanto alla commozione. A parlare non sarà l’ennesima rilettura critica del romanzo ma il romanzo stesso, il suo testo, il suo racconto.