“Buonasera, sono Francesco, mi piacerebbe fare merenda insieme” oppure “Buon Natale. Invece di scrivere a babbo natale ho deciso di scrivere a lei”. Ogni giorno nell’Ufficio di corrispondenza del Papa arrivano migliaia di lettere, disegni e messaggi dei bambini. Viene archiviato tutto, persino i biglietti lanciati al passaggio della Papamobile. I più piccoli si rivolgono a Francesco con fiducia e confidenza, spesso in maniera buffa e fantasiosa, aprendogli il cuore sulle loro paure e le loro speranze: la scuola e i nonni, la pace e la guerra, Totti e Messi, la tv e la fede. Alessandra Buzzetti ha curato il libro “Letterine a Papa Francesco” (Gallucci, 2015) dialogo tra i bambini e il Pontefice attraverso i messaggi che arrivano in Vaticano. In questa raccolta le parole delle bambine e dei bambini incontrano quelle del Pontefice, che racconta di sé, della sua Prima Comunione, della propria infanzia. Incontrare gli “amici di penna” dei cinque continenti fa bene al cuore, dice Papa Francesco, perché “solo i bambini possono insegnarci di nuovo a sorridere e a piangere”.
Tutte le mattine un sacerdote, una suora e due giovani mamme aprono i sacchi postali, pieni delle lettere indirizzate al Pontefice, smistano la corrispondenza ai diversi uffici in base alla lingua e trattengono le lettere in italiano. Entro tre mesi riceveranno tutte una risposta. I bambini hanno molto spesso la precedenza, soprattutto quando scrivono per confidare i loro problemi e le difficoltà che
vivono in famiglia.
Letterine a Papa Francesco è una piccola antologia che raccoglie alcune di queste voci: una scelta di pensieri, disegni, domande semplici e profonde, talvolta anche impertinenti. Parole che fanno ridere e piangere e che spesso smascherano l’ipocrisia degli adulti.
Papa Francesco ha dato il suo consenso alla realizzazione di questo libro, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei piccoli pazienti del Dispensario pediatrico “Santa Marta” che, all’interno delle Mura Vaticane, offre cure mediche, cibo e vestiario alle famiglie che ne hanno bisogno.
Vedi l’anteprima di alcune pagine del libro (dal sito dell’editore Gallucci)