La questione

“Comunicare sé”. Una creatività nata da una sfida accettata!

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Quando abbiamo cominciato a lavorare, noi del centro culturale di Pesaro, sul libro di Julian Carron “Educazione. Comunicazione di sé” sapevamo già di essere davanti ad un testo interessante, stimolante e importante soprattutto perché abbiamo ben chiara l’emergenza educativa intorno a noi.
Di volta in volta cresceva il desiderio di proporre momenti di dialogo aperti a tutti e che guardassero ai vari ambiti di lavoro (sociale, imprenditoriale, scolastico, sanitario…). Tanti i nomi suggeriti di persone che ci avevano in qualche modo colpite nell’ultimo anno. E’ nato così il progetto “Comunicare sé”. Una creatività nata da una sfida accettata!
Ester ci dice: ”mettersi in gioco con persone che non si conoscono ha sempre avuto per me un grandissimo valore! Trovarmi ora a chiamare l’assistente sanitaria che ha scritto una lettera al Papa e alla quale il Papa ha risposto con una lunga telefonata è quanto mai significativo e attraente! Mi interessa!! Mi interessa capire cosa spinge “l’altro” a fare quel determinato passo, un passo singolare che può aiutare tutti! Si può essere compagni di strada per un breve o lungo tragitto, si può conoscere l’altro ad un livello profondo e far sì che l’occasione fortuita diventi un Incontro vero. Si può sperare!!!”
E’ proprio così! Racconta Caterina: ”Invitando le persone che non ci conoscono è come se attendessero di dialogare con qualcuno su questioni “profonde”, come ci ha detto uno di loro – sono certo che così è questo libro di Carròn: un pensiero profondo . La proposta è culturale ed i primi a riconoscerlo sono gli altri, anche atei, che incontriamo a cui proponiamo questo dialogo. Un dialogo aperto che serve in primis a noi perchè ci interessa conoscere l’uomo in cammino, chiunque esso sia”. Insomma, nessuno si è tirato indietro!!
Nel primo incontro del 5 marzo incontriamo don Claudio Burgio che dialogherà insieme al nostro amico Silvio Cattarina. Abbiamo preparato l’evento insieme ad altri 4 centri culturali dell’AIC, condiviso le nostre domande e le nostre forze. Un’esperienza davvero interessante! Un pezzo di strada insieme. A unirci è stata una cosa semplice, a mio avviso, quella di essere seri noi, come si diceva prima, con la questione educativa. Ed ecco che il sapevamo già dell’inizio ha lasciato presto il posto alla gratitudine per lo spettacolo che accade intorno a noi e in noi stessi.
Marika Pesaro


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