FRANCO BATTIATO/ Quella stranezza dell’amore che ha ferito il suo cuore
La scomparsa di Franco Battiato, una vita dedicata all’arte come espressione del desiderio di Infinito e di spiritualità
“Sono nato con un microchip incorporato, che mi indirizza verso la spiritualità. All’età di otto anni scrissi, andando clamorosamente fuori tema, ‘Io chi sono?’. Una domanda particolare per un bambino nato in una famiglia dove non si avevano libri da leggere, ma nella quale sono stato felice di nascere”.
“Io chi sono?” è certamente una domanda particolare per un bambino di otto anni quale era Franco Battiato quando scrisse quelle parole, ma è “la domanda” che è insita in ogni essere umano. Che Battiato se la ponesse già a quell’età, è evidentemente segno di una grandezza d’animo che pochi hanno. Quel “microchip incorporato” come lo definisce lui è la natura dell’uomo, altrimenti detta senso religioso, che è inestirpabile dal nostro cuore, benché si faccia di tutto per renderla anestetizzata.
La domanda del senso religioso «che senso ha tutto?» è un dato oggettivo e diffuso nell’attività dell’uomo di ogni tempo e investe, coinvolge tutta l’attività umana. Sono le esigenze elementari (esigenza di felicità, di verità, di giustizia, ecc.) scintilla dell’azione umana.
Per tutta la vita Franco Battiato ha cercato di placare quel “microchip” che lo ha reso ansioso ma allo stesso tempo pacificato: “L’Ispirazione e di conseguenza l’Arte, sono cellule, tracce del divino. È chiaro che una società consumistica e nichilista sta all’opposto. Non ci può essere vero progresso – intendo un progresso consapevole e spirituale, i cui valori sono i valori umani che più elevano l’uomo – se aboliamo la voce del poeta, il momento dell’incanto e della riflessione; se non coltiviamo l’intuizione, l’Arte e il desiderio per il Mistero. Credo che sia questa la strada, per questo coltivo tali “abitudini”. Anche il peggiore degli esseri è destinato a evolversi. Dobbiamo sforzarci di combattere il male con pietà cristiana, facendoci prossimi e solidali: il bruco, per sua natura, è destinato a diventare farfalla” avrebbe detto Franco Battiato in età avanzata, spiegando perfettamente il suo percorso.
Il Sussidiario 19.05.2021 – Paolo Vites
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