Ventisei incontri in una settimana, dal 23 al 29 novembre, organizzato dalla diocesi ambrosiana con oltre un centinaio di centri culturali del suo territorio. Perché, come spiega l’arcivescovo Delpini, «l’uomo non è solo un corpo da curare»
Tra i tanti effetti collaterali che il Covid si porta dietro c’è quello di minacciare di intaccare le trame di rapporti, anche culturali, che sono alla base della nostra società. Contro un virus che ci vuole “slegare”, è decisivo raccogliere la sfida di quest’epoca di pandemia, non solo per mantenere, ma anche per creare nuovi “legami” e uscirne quindi rafforzati. È l’obiettivo che si propone l’iniziativa “Insieme per risvegliare l’umano”, una settimana di incontri promossa dalla Diocesi di Milano, che ha per protagonisti i 103 centri culturali attivi sul territorio diocesano.
Dal 23 al 29 novembre sono in programma 26 incontri, tutti online, nel corso dei quali filosofi, demografi, economisti, politici e uomini di Chiesa si interrogheranno sulle trasformazioni che sta portando la pandemia.
«Non siamo solo corpi da curare quando si ammalano, masse di cittadini da disciplinare perché le cose si svolgano con ordine», ha detto ai centri culturali l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel lanciare l’iniziativa: «L’umano si nutre anche del gusto della bellezza, degli interrogativi su temi ultimi e delle domande sulle questioni della società. Vi invito a coltivare la cultura e l’incontro per contrastare l’omologazione e reagire alla banalità».
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