La questione

Intelligenza Artificiale a Cucciago

15 Febbraio 2024
Featured image for “Intelligenza Artificiale a Cucciago”

Un approccio etico e umanistico per convivere con le macchine intelligenti con VIOLA SCHIAFFONATI docente di Etica dell’Intelligenza Artificiale presso il Politecnico di Milano intervistata da Luca Radrizzani e dai giovani di Cavatappi podcast

Venerdì 2 febbraio 2024, Cucciago Il Centro Culturale Luigi Padovese, in collaborazione con i giovani di Cavatappi podcast, ha proposto il terzo evento del ciclo “Da dove ripartire – Un cammino insieme, mossi da una Speranza” con un tema di grande attualità: l’Intelligenza Artificiale e le questioni etiche ad essa connesse. Due saloni per contenere un pubblico numeroso, molto interessato , con tanti giovani. La Prof.ssa Schiaffonati ha dialogato prima con il moderatore, poi con i giovani di Cavatappi podcast e quindi con il pubblico presente. Di seguito, una breve sintesi dei concetti e considerazioni che la relatrice ha proposto alla riflessione di tutti. L’Intelligenza Artificiale si sta profilando come la grande innovazione tecnologica del nostro tempo. La Prof.ssa ha accennato alla storiografia degli studi sull’argomento, a partire dal lontano 1956. Ci ha spiegato cosa significa parlare di IA: è una disciplina, appartenente all’informatica, che progetta sistemi di programmi capaci di fornire prestazioni che sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana. E’ una disciplina influenzata da numerose discipline scientifiche, ma anche umanistiche come la filosofia, la psicologia, la linguistica …. E’ difficile spiegare cosa sia realmente l’intelligenza artificiale, proprio perché è altrettanto difficile definire l’intelligenza umana; ma è assodato che lo scopo dell’IA non è quello di replicare l’intelligenza dell’uomo, ma di imitarla in molte competenze, superandola anche in diverse prestazioni, proprio perché è in grado di analizzare enormi quantità di dati in pochi istanti, di imparare da esperienze passate e di compiere azioni con grande precisione. Proprio per le sue enormi potenzialità, l’IA sta già rivoluzionando il nostro quotidiano: la si applica nella pratica e nella ricerca medica, nell’automazione industriale ed anche nei lavori più concettuali e creativi … La sua espansione è stata molto rapida, ma ora ci troviamo di fronte a un bivio e dobbiamo capire come orientare questo sviluppo affinchè porti beneficio a tutta l’umanità. La corsa verso l’IA, infatti, comporta una serie di sfide etiche e sociali che richiedono una seria riflessione pubblica. In altre parole, è importante domandarsi se ha senso farsi aiutare o addirittura sostituire da macchine che prendano decisioni al posto nostro in contesti delicati come, ad esempio, la progettazione dei veicoli autonomi, delle armi autonome o anche l’esercizio di pratiche giuridico-processuali, proprio perché prendere decisioni comporta azioni mentali, comportamentali e riferimenti valoriali che prescindono dalle competenze di una macchina. C’è poi la possibilità, altamente probabile, della sostituzione totale o parziale di professioni non solo operative ma anche di tipo intellettuale, per cui diventa necessario ripensare nuovi modelli di lavoro. Inoltre, l’utilizzo dell’IA potrebbe comportare rischi di violazione della privacy, ma anche di perdita di trasparenza e comprensibilità delle decisioni che essa prende, per cui potrebbe essere più difficile individuare e correggere eventuali pregiudizi o discriminazioni presenti negli algoritmi. Ecco perché oggi si parla molto dello sviluppo dell’IA mettendo al centro le persone e i loro valori. Questa è una grande sfida. Dobbiamo interrogarci innanzitutto su quali siano questi valori comuni e decidere di conseguenza, cercando di sviluppare queste tecnologie attraverso processi democratici, con ampie discussioni. Fare ciò richiede la mobilitazione di più settori della nostra società civile. Sicuramente chi progetta queste tecnologie deve essere portato ad interrogarsi su come progettarle con una visione più ampia, non legata solo alla tecnica, ma anche alle conseguenza delle attuazioni (formazione). Importante è anche il coinvolgimento di chi ha il potere di elaborare e determinare orientamenti e strategie attraverso una regolamentazione (normativa). E infine, ma non ultimo, è indispensabile il coinvolgimento di tutti i cittadini che sono chiamati ad una maggior consapevolezza di come sono progettate queste tecnologie e quali valori sottintendono, maturando un positivo senso critico nel loro utilizzo (cittadinanza attiva). Questo significa che l’IA dovrebbe essere sviluppata non solo con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza e il profitto, ma anche e soprattutto promuovere il bene comune. E per far ciò è necessario aprire un ampio dibattito pubblico affinchè le scelte non siano di pochi, ma condivise. La stessa speranza è stata rimarcata da Papa Francesco, che nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024 (distribuito a tutti i presenti) dice “… L’intelligenza artificiale deve essere intesa come una galassia di realtà diverse e non possiamo presumere a priori che il suo sviluppo apporti un contributo benefico al futuro dell’umanità e alla pace tra i popoli. Tale risultato positivo sarà possibile solo se ci dimostreremo capaci di agire in modo responsabile e di rispettare valori umani fondamentali come l’inclusione, la trasparenza, la sicurezza, l’equità, la riservatezza e l’affidabilità … Spero che i progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana.” L’incontro si è svolto in collaborazione con i giovani di Cavatappi podcast che  hanno riprodotto una video-intervista ai visitatori di una fiera di elettronica, focalizzandosi sull’utilizzo e sulla loro percezione dell’IA hanno curato la raccolta di domande sull’argomento arrivate ai loro canali social e al sito del Centro Culturale. Il loro entusiasmo, impegno e professionalità hanno dato vivacità e novità all’evento. La Prof.ssa Viola Schiaffonati è Professore Associato di Logica e Filosofia della Scienza presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB). Fra le altre cose, è Direttore del Laboratorio Nazionale CINI Informatica e Società (IeS), è uno dei tre membri fondatori di META, un’unità di studio di scienze umane e sociali per la scienza e la tecnologia presso il Politecnico di Milano. Cavatappi podcast è un progetto di podcasting che nasce dalla passione di alcuni giovani di Cantù per la comunicazione e la cultura. Si occupa di vari temi: storia, arte, scienza, società, attualità e molto altro. Ogni episodio è frutto della curiosità personale di uno o più membri del team, approfondita grazie alle ricerche e al dialogo con gli ospiti prima della puntata e poi condivisa con il pubblico tramite un prodotto professionale e coinvolgente.

Cavatappi podcast è disponibile su tutte le principali piattaforme di podcasting e su https://www.facebook.com/CavatappiPodcast/

Si può rivedere l’incontro sul Canale Youtube del Centro Culturale Luigi Padovese


Condividi: