La questione

Magellano e il viaggio di scoperta del Centro Culturale

21 Gennaio 2021
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Il Centro Culturale “Don Francesco Ricci- La Bottega dell’Orefice” ha organizzato l’incontro dal titolo “Per cento mila perigli. Un uomo in viaggio: Magellano” con la partecipazione del dott. David Salomoni, ricercatore di Storia della Scienza e dell’Educazione presso l’Università di Lisbona.
L’incontro è nato dopo alcune chiacchierate in libertà tra i componenti del Centro Culturale e il dott. Salomoni, che sta partecipando ad un progetto europeo che si concentra sulla storia delle esplorazioni geografiche del Rinascimento, e che desiderava condividere alcune riflessioni sul suo lavoro, in particolare sulla figura di Magellano.
Magellano è un uomo che si mette in viaggio e che scommette nell’avvenire: nel 1519 si imbarca per intraprendere un’impresa nuova, cercare un varco per raggiungere le cosidette “Isole delle Spezie”. In pochi anni questo viaggio cambierà per sempre la storia dell’umanità e dell’Europa in particolare. Come ha ricordato anche Papa Francesco: “L’Europa vista da Madrid nel XVI secolo era una cosa, però quando Magellano arriva alla fine del continente americano, guarda all’Europa dal nuovo punto raggiunto e capisce un’altra cosa”
Il viaggio di Magellano (1519-1522) può essere diviso in tre parti: attraversamento dell’Atlantico, la scoperta di un passaggio verso ovest, l’attraversamento del Pacifico. Magellano era convinto che ci fosse un passaggio, non appena per una sensazione o un’illusione personale, ma per una convinzione basata sulla consultazione di cosmografi, geografi, marinai. Era certamente una visione d’avanguardia, tanto che il re di Portogallo non volle rischiare in questa impresa. Certamente fu un viaggio non esente da conflittualità, che però non impedirono a Magellano di rischiare tutto di sé.
Il dott. Salomoni, sollecitato da alcune domande, ha sottolineato come ciò che lo ha affascinato sia una dimensione scientifica dell’impresa, di una unità del sapere in senso lato che spesso viene lasciata in secondo piano. E’ stato prima di tutto un viaggio di scoperta.
Durante tutto il percorso che ha condotto all’ideazione e alla proposta di questo incontro ciò che è parso più significativo per noi è imparare a stare a ciò che accade: mai avremmo pensato di proporre una serata su Magellano durante questo difficile periodo di lockdown! E’ successo perchè in modo del tutto imprevedibile abbiamo conosciuto il dott. Salomoni e nel corso di alcuni incontri sono emerse delle domande che abbiamo ritenuto interessante condividere con tutti. Perciò abbiamo potuto incontrare la figura straordinaria di Magellano ma soprattutto abbiamo conosciuto David, che ci ha comunicato un gusto e una passione inviadiabili per il proprio lavoro. E così il portatore del contenuto si è imposto sul contenuto stesso, perchè ha comunicato sé stesso e ciò che lo muove: solo così il contenuto diventa interessante per la vita e non appena una curiosità intellettuale!
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