Oggi il Meet the Meeting è stata un’esperienza significativa. Io l’ho vissuta a Magenta e mi hanno colpito i ragazzi e la ragazza che cantavano, prima canti della nostra tradizione e sensibilità, poi i canti degli alpini. Il canto ha attratto la gente e così si è formato un cappannello, un piccolo segno di quello che accde al Meeting, che la bellezza fa incontrare. Poi ne sono seguite altre cose, tutte tenute insieme da una voglia incontenibile di dire alla gente che il Meeting è interessante perchè tu lì, tra gli stand e nei diversi eventi, incontri la vita.
Oggi stare in piazza a dire che c’è il Meeting è stato un contraccolpo per me, ho visto negli uomini e nelle donne che avevano voluto questo gesto stampata sul volto una letizia che mi ha contagiato, dovevo fare una cosa sono stato lì tre ore, incuriosito da quello che stava succedendo.
In questo gesto ho visto il seme del Meeting, una pienezza di vita che si comunica e che sfonda gli orizzonti, dilatandoli oltre ogni aspettativa.
Oggi ho visto il Meeting iniziare per me e chi lo ha fatto iniziare sono le donne e gli uomini entusiasti di poter essere un piccolo segno di quell’abbraccio di vita che è il Meeting (Gianni Mereghetti).
Ascolta il coro dei canti alpini