La questione

Péguy e la speranza di Roberto Gabellini

LETTURE/ Péguy e la speranza, “mistero dei misteri”: il dono di stupire Dio
IlSussidiario 26.09.2023

30 Settembre 2023
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Nel suo saggio “Mistero dei misteri. La speranza secondo Péguy” Paolo Prosperi offre una lettura della virtù cristiana più amata dal grande francese

Il primo fu Maurice Barrès. Lui a dare notizia della morte al fronte del “nostro caro tenente, il coraggioso Charles Péguy, lo scrittore, il poeta” (L’Écho de Paris, 17 settembre 1914) e lui il primo a indirizzarne e condizionarne la lettura, e strettamente nell’ottica del sacrificio: “gli è stato concesso di mostrare in un minuto la verità della sua opera”. Un Péguy eroe di guerra, patriota prima di tutto, che per le sue parole contro il mondo moderno – e, insieme, per l’esaltazione del ruolo storico della Francia – apparirà ai più, qualche decennio dopo, come il precursore del maresciallo Petain e delle sue idee.

D’altra parte, troppo “irregolare” la sua esperienza religiosa per essere considerata esemplare dal punto di vista della fede. Henri Daniel-Rops stesso, gran difensore della cultura cattolica, ripartirà ancora dalla “sanzione del sangue”: “Ha ragione il Barrès quando dice che per essere nel vero si deve studiare il Péguy considerato come un pensiero eroico”.

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