SUSSIDIARIETA’ E…CRISI DEMOGRAFICA

Rapporto sulla sussidiarietà 2016/2017 a cura di Gian Carlo Blangiardo, Fondazione per la Sussidiarietà 2017

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01/06/2017 Anche nel 2016 nel nostro Paese c’è stata una consistente diminuzione di popolazione: 86 mila persone in meno rispetto all’anno precedente, a conferma – per il secondo anno consecutivo – di un calo mai osservato lungo l’ultimo secolo della storia italiana. È questo il dato sintetico più eclatante della serie di grandi mutamenti demografici a cui stiamo assistendo.
Di essi fanno parte il nuovo corso dei flussi migratori, sia in entrata che in uscita, con crescita degli espatri soprattutto da parte dei giovani, e un livello della mortalità da tempo largamente superiore a quello della natalità. Inoltre, il numero delle nascite in rapporto alla popolazione rimane il più basso nel panorama europeo.
Il tutto, nel quadro di un invecchiamento crescente della popolazione destinato a rimettere in discussione importanti equilibri e faticose conquiste sul fronte del welfare.
Accanto alla crisi economica che attanaglia l’Italia da ben prima del 2008, quella demografica descrive dunque uno degli aspetti che, secondo molti osservatori, sta determinando un vero e proprio cambiamento d’epoca.

Il Rapporto sulla sussidiarietà 2016/17 offre un contributo d’indagine puntuale, oltre il generico e il preconcetto in cui di solito la comunicazione di questi argomenti tende a cadere. Lo studio, inoltre, mostra come i problemi da affrontare
per restituire futuro al nostro Paese non possano prescindere da politiche di sussidiarietà. Una scelta strategica e irrinunciabile, allorché ci si voglia orientare verso soluzioni che siano realistiche, sostenibili ed efficaci.

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