MeetingMostre per l’Anno della Misericordia

Settembre 30, 2015
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Il giorno 08 dicembre 2015 Papa Francesco aprirà la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II proclamando il Giubileo Straordinario della Misericordia. Un Anno Santo perché appaia in maniera più evidente che il dono della misericordia è l’annuncio che la Chiesa è chiamata a trasmettere nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di grandi cambiamenti. (Discorso di papa Francesco ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione (29 maggio 2015).

Tra le varie proposte Culturali per l’Anno della Misericordia per il network dei centri culturali associati AIC che si andranno delineando MeetingMostre segnala alcune mostre che hanno una profonda attinenza rispetto al tema della misericordia:

Abramo. La nascita dell’io
A cura di Ignacio Carbajosa con la collaborazione di Giorgio Buccellati.
In un contesto storico di grandi cambiamenti come quello nostro, dove una civiltà edificata sui valori cristiani sta crollando davanti ai nostri occhi, provocando lo sgomento di tanti, vale la pena tornare sulla figura di Abramo che rappresenta la modalità con cui il Mistero ha voluto salvare l’uomo.
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Ante Gradus. Quando la certezza diventa creativa. Gli affreschi del Pellegrinaio di Santa Maria della Scala a Siena
A cura di Mariella Carlotti e Marco Barbone.
Secondo la tradizione, alla fine del IX secolo, il ciabattino Sorore fondò in Siena l’Ospedale di Santa Maria della Scala per dare accoglienza ai pellegrini della via Francigena. Ha inizio così la millenaria storia di uno dei più antichi Ospedali d’Europa che divenne una grande e poliedrica istituzione dedicata alla cura degli infermi, all’accoglienza dei poveri, all’ospitalità e all’educazione dei bambini abbandonati, luogo in cui il popolo di Siena espresse la propria carità.
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La Gloria di Colui che tutto move. La felicità nel Paradiso di Dante
A cura di Edoardo Barbieri, Simone Carriero, Gaia Cavestri, Michele Colombo, Daniele Gomarasca, Alessandro Ledda, Gianluca Sgroi, Marco Vianello.
l cammino di Dante nel Paradiso, preludio alla visione finale di Dio, è la testimonianza di un’esperienza possibile per l’uomo di tutti i tempi, dell’incontro carnale, in questo mondo, con la misericordia divina nei suoi accenti più vivi.
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Con avida insistente speranza. L’avventura del beato don Carlo Gnocchi
A cura della Fondazione Don Carlo Gnocchi.
Don Gnocchi è il protagonista di un cattolicesimo dalla decisa formazione razionale, solare, non nostalgico e ripiegato all’indietro, immerso nei problemi della società. La sua vita permette di cogliere lo spessore di questo cattolicesimo vivo.
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Laico cioè cristiano. San Giuseppe Moscati, medico
A cura dell’Associazione Medicina e Persona.
La mostra vuole porre in evidenza la professione dell’operatore sanitario attraverso la figura di un medico Santo. La professione medica viene da lui vissuta con una nettezza di giudizio e con un impegno profondo; il suo impegno scientifico mette direttamente a tema il rapporto tra scienza e fede, anche nel confronto con il mondo universitario e della ricerca, da lui per tanti anni vissuto con passione.
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Ad Usum Fabricae. L’infinito plasma l’opera: la costruzione del Duomo di Milano
A cura di Marco Barbone, Mariella Carlotti, Martina Saltamacchia.
Nel mondo medioevale, un edificio esprimeva la natura dell’uomo come rapporto con l’infinito: la Cattedrale. La mostra intende presentare il secolare cantiere del Duomo di Milano, raccontando le storie di uomini e donne che hanno dato il loro contributo all’impresa e il ruolo fondamentale che questa ebbe per la vita sociale ed economica della città.
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Libertà va cercando ch’è sì cara. Vigilando redimere
A cura di Paola Bergamini, Nicola Boscoletto, Alberto Savorana, Giorgio Vittadini.
Viviamo in una società giustizialista. Chi sbaglia è dannato e quindi da emarginare. Ben diversa è la tradizione e l’esperienza cristiana. C’è una possibilità, nella ferita dolorosa del riconoscimento dell’errore, di redenzione e di salvezza. Non a caso fin dall’inizio dell’era cristiana c’è stata un’attenzione profonda al mondo delle carceri: visitare i detenuti è una delle opere di misericordia corporale.
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I volti della Misericordia
La mostra è stata curata da padre Antonio Sangalli della vice Postulazione Padri Carmelitani Scalzi della Provincia Lombarda.
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