AIC segnala dal 19 al 24 luglio 2013 il convegno Summer School con la prof.ssa Tat’jana Kasatkina che si propone di introdurre gli insegnanti alla conoscenza e all’uso della metodica di lettura analitico-sintetica dei testi letterari e di incrementare la capacità dei docenti di rispondere alla sfida educativa attraverso l’esperienza del lavoro comune. L’idea della Summer School nasce a seguito dell’incontro della studiosa con una classe quinta dell’istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato F. Corni di Modena.
Il dialogo, con a tema il sogno in Dostoevskij (Le notti bianche e Delitto e castigo), ha messo in luce come anche studenti privi di strumenti culturali specifici possano, se adeguatamente introdotti, accostarsi ai grandi della letteratura e rendersi protagonisti di una lettura non superficiale, partecipando attivamente alla costruzione del significato di un’opera e attingendo alla sua profondità.
E’ proprio l’avvenimento di questo dialogo tra la cultura e uno sguardo umano su di essa, sollecitato dal genio interpretativo della prof.ssa Kasatkina, che ci ha entusiasmato e confermato nella convinzione che il tema del metodo di interpretazione di un testo sia di capitale importanza sia a livello culturale, sia educativo.
Che cosa significa veramente insegnare avendo come oggetto un testo letterario? L’esperienza di ciascun docente documenta come ci sia un modo di interrogare e spiegare un testo che fa emergere la ragione di esso e attiva e vivifica la ragione del lettore e, al contrario, un modo di interrogare e di spiegare che mortifica entrambi.
Nella Prefazione di Uberto Motta alla monografia di Tat’jana Kasatkina “Dostoevkij, Il sacro nel profano” si legge:
“ In un passo cruciale di questo libro Tat’jana Kasatkina afferma: per poter vedere qualcosa, occorre sapere cosa. Si tratta di un assunto metodologico elementare e, al tempo stesso, fondante, su cui ruota, a parere dell’autrice, il destino di ogni interprete e, a maggior ragione, di ogni uomo.” La prof.ssa Kasatkina ci stupisce appunto per sua questa sua capacità di vedere qualcosa che, pur essendo lì alla portata del nostro sguardo, giaceva stranamente inerte, come lettera morta.
A Lei abbiamo chiesto di renderci partecipi di questo sguardo, di mostrarci come lei opera, curiosi di scoprire cosa lei sa che le permette di vedere.
Il Convegno si svolgerà sull’Appennino modenese, a Sestola (MO).
Per partecipare contattare la segreteria organizzatrice.