Teatro: “Terra Matta” allo Spazio Banterle

Febbraio 6, 2017
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Presso lo Spazio Banterle, in largo Corsia dei Servi 4 a Milano, nei giorni 10, 11 e 12 febbraio 2017 va in scena lo spettacolo “Terra Matta” di Vincenzo Rabito, con Stefano Panzeri, musiche di Francesco Andreotti. “Terra Matta” è un progetto teatrale tratto dall’autobiografia di un bracciante siciliano semianalfabeta di inizio secolo conservata presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR). Vincenzo Rabito, l’autore, tra il 1968 e il 1975 confeziona su una vecchia Olivetti un’opera monumentale: 1027 pagine a interlinea zero, senza un centimetro di margine superiore né inferiore né laterale. Un’opera che si caratterizza per una lingua dura, grezza, infarcita di dialettismi, “ignorante”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva, una trascrizione fonetica, una “messa su carta” di suoni imparati a dire, ma mai a scrivere. Per capire “Terra Matta” devi leggerlo ad alta voce: comprenderlo è un evento unico e fortemente teatrale. Una lingua, infine, semplicemente popolare, piena di forme idiomatiche che restituiscono da un lato la franca saggezza della cultura contadina italiana e dall’altro, ancora una volta, la teatralità di una parola che ha bisogno del gesto per essere completa. Ripercorrendo la propria vita, Vincenzo finisce inoltre per raccontare la storia del nostro Paese dallo straordinario punto di vista di un inconsapevole protagonista dei grandi eventi che sono rimasti nella memoria collettiva e nei libri di storia, determinando la fisionomia dell’Italia di oggi.

“Terra Matta” (1899-1918)- IN SCENA 10 FEBBRAIO – è il racconto in prima persona dell’intimo sforzo di emanciparsi e sopravvivere alla miseria. La vicenda umana del protagonista scorre in un intreccio straordinario di grande e piccola storia sullo sfondo della poverissima Italia rurale d’inizio secolo, sorpresa e dilaniata dalla Grande Guerra, l’Italia della gioventù sacrificata, l’Italia delusa da una vittoria “fragile”.

Terra Matta (1918-1943) – IN SCENA 11 E 12 FEBBRAIO – è il racconto in prima persona dell’immane sforzo di sopravvivere alla miseria, al vuoto umano, sociale ed economico lasciato dalla Grande Guerra. La vicenda umana del protagonista scorre sullo sfondo dei primi scontri ideologici, della dittatura fascista, degli anni dell’impero, del ritorno della guerra, dell’occupazione tedesca, fino a quando “hanno trasuto li americane”.

NOTE DI REGIA
«Per la sua teatralità e per il suo forte valore storico la testimonianza di Rabito, scritta senza alcuna velleità artistica e solo per fare il punto sulla propria vita, per dire “ecco, questo io sono”, mi ha affascinato al punto da farmi decidere di cimentarmi con una lingua non mia e farmi portatore di questo racconto di vita vera in forma di trilogia: tre monologhi che raccontano la fame dell’Italia rurale di inizio secolo, la Grande Guerra, il primo dopo guerra, il ventennio fascista, l’Africa, la seconda Guerra Mondiale, il secondo dopo guerra e la migrazione, l’ascesa della democrazia Cristiana, l’avvento della Televisione, etc.

Ma Terra Matta presto mi ha mostrato un nuovo ambito di ricerca, una nuova e più ampia portata di questa testimonianza: la storia di Vincenzo vista nella sua interezza mi ha fatto pensare al migrante inteso come colui che è costretto a muoversi per trovare la felicità. Quest’analogia, unita con il fatto che Terra Matta costituisce uno straordinario esempio di autoscrittura, mi ha portato a costruire – grazie a un crowdfunding – il progetto “Nelle nostre case oltre l’oceano” con il quale dal 2014 giro nelle case degli italiani di Argentina, Uruguay e Usa (esiste anche una versione europea del progetto inaugurata a settembre 2016 in UK) per raccogliere, partendo dall’opera di Vincenzo, testimonianze e ricordi legati al nostro passato migratorio.

L’ingente corpus di memoria migrante raccolto dopo il primo viaggio mi ha fatto intuire l’importanza della restituzione di queste storie e ancora una volta mi è venuto in soccorso lo scritto di Rabito: intorno ai racconti da oltreoceano o oltremanica sono stati costruiti dei personaggi fittiziamente inseriti nella storia di Vincenzo, in una drammaturgia dinamica e vera, frutto del montaggio di frammenti di vita autentica; così, “passata attraverso il teatro”, la memoria migrante italiana è stata restituita ai legittimi proprietari con Terra matta (1918-1943) lo scorso maggio e il nuovo repertorio di storie raccolto dalla seconda spedizione verrà restituito il prossimo maggio nel terzo e ultimo Terra Matta 3 (1943-1968)».

ORARIO SPETTACOLI

Venerdì ore 20.30
Sabato ore 19.30
Domenica ore 16.30

PREZZI BIGLIETTI
Intero 12,00 euro
Ridotto 7,00 euro (under 35, over 65, convenzionati e studenti di teatro)
Info convenzioni su www.incamminati.it

DOVE ACQUISTARE
Online su www.vivaticket.it
In tutti i punti vendita Vivaticket
Presso Spazio Banterle negli orari di biglietteria: venerdì 18.00-20.30 / sabato 17.00-19.30 / domenica 14.30-16.30

PRENOTAZIONI
Scrivendo una mail a biglietteria@incamminati.it

Telefonando al numero 3482656879.


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