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Nel contesto del Giubileo degli artisti e della cultura si è svolto lunedì 17 febbraio in Vaticano “Artisans of hope”, l’incontro dei rappresentanti dei Centri culturali cattolici. Presenti una quarantina di delegati di vari continenti, appartenenti a università, diocesi e congregazioni religiose. A organizzare l’appuntamento il Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Spiega il prefetto, cardinale De Mendonça, “ci sta a cuore lavorare in comunità”
“A che servono i centri culturali? E perché la Chiesa ne ha bisogno? Perché è necessario anche nella nostra epoca inculturare il Vangelo. Così, il cardinale José Tolentino De Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, ha introdotto il momento di “ascolto sinodale” fra i rappresentanti dei Centri culturali cattolici. Obbiettivo dichiarato dell’evento – a cui hanno preso parte delegati dall’Europa, dall’Asia, dalle Americhe e dall’Oceania – era “conoscere le iniziative, le difficoltà e le prospettive” di questi centri. “Vi chiamiamo ‘artigiani’ – ha spiegato il Prefetto – perché al contrario del modello industriale, meccanico e massificato, l’artigiano lavora i fili del Vangelo nel tessuto della vita quotidiana”.
Leggi l’articolo di Fabio Colagrande, Vatican News