OSAMA. IN VIAGGIO VERSO CASA

Settembre 4, 2025
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Docufilm a cura di Pro Terra Sancta. Montaggio di Filmati Milanesi e regia di Luca Mondellini
Autori: Andrea Avveduto, Giacomo Pizzi
Un documentario che dice tanto, sulla guerra e sulla pace, sul dolore e sulla speranza, ma anche sul lavoro, sull’educazione e ripercorre, attraverso la vita di Osama, la storia di un popolo dimenticato, ferito, e tuttavia mai abbattuto o schiacciato.
Rivedi la presentazione al Meeting di Rimini il 24 agosto 2025 in cui sono intervenuti
Antonio Aloi, medico; Ibrahim Faltas, Custodia di Terra Santa. Introduce Giacomo Pizzi, Pro Terra Sancta. Modera Francesco Cassese, Miror Consulting

Osama era un architetto palestinese che ha lavorato instancabilmente per tutta la sua vita a servizio della bellezza e della pace.

Prezioso collaboratore di Pro Terra Sancta nei progetti di conservazione del patrimonio culturale, ha lavorato a Betania, a Sebastia, al Dominus Flevit, alla Basilica del Getsemani e nei suoi ultimi mesi di vita al Santo Sepolcro. Decisivo per la sua vita fu l’incontro con padre Michele Piccirillo. Con lui decise di dare vita a un centro di formazione professionale per aspiranti mosaicisti palestinesi, il Mosaic Centre. Un luogo dove l’antica tradizione del mosaico venisse preservata e tramandata. Così è successo.

La conservazione della bellezza era diventata la sua vita. Lui da musulmano, si era innamorato dei luoghi cristiani e non solo, lavorando in tante chiese e sinagoghe. ”Perché questo – diceva – significa conservare l’identità e l’appartenenza di un popolo al suo Paese. La Palestina è un insieme di civiltà e il nostro compito è proprio quello di conservare questo bel mosaico. E su questa scia desideriamo formare anche i giovani palestinesi. Perché il patrimonio appartiene a loro. Dobbiamo insistere anche sull’educazione, perché avere questa consapevolezza nasce da un’educazione ricevuta. Ѐ l’unico modo perché questo lavoro di conservazione crei benessere e benefici”. Con Pro Terra Sancta la collaborazione era diventata stretta, sempre più feconda. A volte spigoloso, ma sempre sincero. Osama ha lavorato fino agli ultimi giorni della sua vita, nonostante il male che lo aveva preso negli ultimi due anni. Non ha mai smesso di dare indicazioni ai suoi collaboratori, di telefonare, di progettare. Il suo attaccamento alla vita era intenso, totale. Anche negli ultimi mesi, quando ormai faceva fatica a camminare, non si stancava di passeggiare nel terrazzo di casa, per allenarsi, tenersi in forma, tenersi vivo.

Gli scontri iniziati il 7 ottobre lo avevano provato. La malattia era già a buon punto, ma non si rassegnava, e con la sua voce – diventata più flebile – ripeteva le parole che sono diventate negli anni un manifesto di vita: “Il patrimonio culturale è uno strumento importante per servire il dialogo e la pace. Dobbiamo continuare a vivere, a creare lavoro e segni di speranza. La vita deve continuare, sempre”.

Alcune indicazioni operative

Scheda documentario

CONTATTI: Camilla Sibra: c.sibra@proterrasancta.org, Andrea Avveduto: a.avveduto@proterrasancta.org


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