Cucciago (Co): Camminiamo nella speranza
Quante scelte si compiono quotidianamente nel nostro piccolo. Dalle più banali a quelle più complesse, la vita delle persone è fatta di tanti piccoli istanti decisivi. L’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha affrontato proprio questo dilemma, quanto mai sensibile in tempo di pandemia quando le azioni di un singolo si ripercuotono più che mai sulla collettività. In un passaggio l’Arcivescovo ha precisato: «Tutti sono di fronte a una scelta: essere gente che spera o che dispera. I cristiani più degli altri debbono essere gente che spera». Un appello chiaro, una scelta di posizione a cui tutti i cristiani sono chiamati. La speranza non è quindi solo un sentimento astratto, ma è una decisione della ragione.
A partire da questa considerazione i Centri Culturali Cattolici della Diocesi di Milano hanno organizzato l’iniziativa “GENTE CHE SPERA”. 7 incontri gratuiti e online, uno per ogni zona pastorale, che si svolgeranno in varie serate dal 23 aprile al 18 maggio (l’intero programma è segnalato sul sito della Diocesi di Milano)
Attraverso i testimoni chiamati a condividere con il pubblico la loro esperienza, “Gente che spera” vuole cercare un senso alla fatica che stiamo vivendo in questi momenti.
Anche il CENTRO CULTURALE LUIGI PADOVESE, in collaborazione con i Centri Culturali della zona V della Diocesi di Milano, partecipa all’iniziativa con l’evento.
I relatori ci aiuteranno a focalizzare l’origine dell’attuale crisi religiosa, culturale, sociale e imprenditoriale; ci indicheranno possibili strade per cogliere le opportunità che questa crisi suggerisce e ci proporranno alcuni esempi da sviluppare nel mondo ecclesiale , culturale , economico e sociale.
Una speranza, quindi, che prende forma in ipotesi culturali concrete che implicano decisioni di cambiamento. E qui, anche noi siamo chiamati a scegliere.