Milano: A Santa Maria della Passione
La storia del nostro popolo è sostenuta dalla fede vissuta che l’ha generata. Questo fatto si è intrecciato con la complessità dei vari momenti storici e della vita quotidiana. E’ andata così crescendo un’umanità operosa, paziente e solidale, generatrice di una convivenza civile straordinaria. Il gusto di rispondere con appassionata laboriosità alle sfide della storia è stata la sua caratteristica fondamentale. Questa eredità feconda ci è data e va accolta: vogliamo trattenere l’essenziale che ci è comunicato e alla luce di un’esperienza di fede ragionevole e viva vogliamo affrontare quanto il disegno di Dio ci propone oggi. La fida che ci è posta dinanzi ci apre ad una respon-sabilità fiduciosa, densa di speranza, aperta. Per questo abbiamo il desiderio di vivere e costruire: per noi e con ogni uomo che, di qualunque estrazione laica o religiosa, voglia profondamente per sè tale cammino di verità e di giustizia. Desideriamo innestarci e camminare nella scia, nella corrente di vita e di umanità nuova che già è stata tracciata e che chiediamo di contribuire a far crescere.
Il primitivo impianto della Chiesa fu realizzato dall’ Architetto Giovanni Battagio da Lodi (cerchia del Bramante) 1584-86, era quindi centralizzato, come in molti santuari mariani della Lombardia rinascimentale.
Di seguito Cristoforo Lombardo, detto il Lombardino edificò il tiburio, con le sue consuete e sobrie linee classicistiche.
Dal 1573, su istanza di Carlo Borromeo, l’edificio fu trasformato in un impianto longitudinale, più adatto alla predicazione. Furono così aggiunte le navate, ad opera di Martino Bassi e la facciata barocca (XVII secolo).
E’ possibile seguire l’incontro anche via ZOOM al link:
https://us02web.zoom.us/j/9104314696?pwd=ZlVCVzExV0ZMd1R2V1BUVzNvSHRMZz09
ID riunione: 910 431 4696
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