Milano: Artificiale e reale, la sfida. Le nuove macchine e l’uomo
Lo stiamo capendo giorno dopo giorno quanto l’intelligenza artificiale dimostra di avere la capacità di incidere in profondità su tutto ciò che tocca: l’educazione, la comunicazione, la scienza, l’economia, il lavoro, la medicina, le armi… insomma, la vita. E quindi incide anche sull’Io.
Ma è la l’Intelligenza artificiale che governa l’Io oppure le cose stanno diversamente e l’uomo rimane il perno? Questa è la domanda.
Come altre che incalzano: si potrà sempre controllare l’intelligenza artificiale? Con l’irruzione dell’IA sta cambiando il nostro modo di pensare? E se sì, in che modo? Quale l’impatto esistenziale e psicologico? Con questa realtà così invasiva e in continua accelerazione è partita persa per la cultura umanistica? Oppure c’è una possibilità e quale per salvarla? Domande dirimenti all’epoca dell’algoritmo tracimante.
Al CMC il sociologo della comunicazione di fama mondiale, discepolo di McLuhan e uno scienziato tra i più influenti a livello internazionale sulla IA , coordinati da un emergente studioso di educazione e media
Il rischio non è l’avvento del computer super-intelligente
Che ci sottometta tutti, ma di esseri umani sottosviluppati intellettualmente
Hubert Dreyfus