Milano: La pace. Disarmata e disarmante. Restare accanto all’uomo che vive
“Là dove sembra che nulla possa nascere, nel deserto, nasce il suo popolo” (papa Leone XIV nel messaggio al Meeting di Rimini).
Siamo nel mondo caratterizzato da guerre che fanno il deserto. La pace una parola ripetuta e che si sfarinacontro le volontà di punire, rivendicare, indicare le mancanze da parte di chi ha ragione, inseguendo “il sogno delirante di Babele, illudendoci che toccare il cielo e farsi un nome sia il solo modo umano di abitare la terra” (Leone XIV ibidem). Invece la pace sono degli uomini e i luoghi che la praticano, la vivono a partire da un Amore che li cambia, un amore all’uomo che vive, così, nel deserto, “nasce il suo popolo”.
Incontrare a Milano Azezet Habtezghi Kidane suora infermiera nata in Eritrea e missionaria dal Sudan al Medio Oriente e Terrasanta, contiene la sfida della “pace disarmata e disarmante” (Leone XIV ibidem e titolo della Giornata Mondiale della Pace), invito a cominciare dalla propria esperienza per cambiare il mondo.
Una dinamica nuova, come racconterà insieme alla giornalista Alessandra Buzzetti corrispondente da Gerusalemme per Tv2000 e RadioInBlu che avendone sentito parlare l’ha cercata e incontrata l’ha seguita da vicino in Medio Oriente, ed ha scritto un libro: “Oltre i confini” ed. Libreria Editrice Vaticana.
La vita di Azezet Habtezghi Kidane, in sei Paesi, ha i toni dell’avventura, Un’eroica annunciatrice del Vangelo nei posti più dimenticati del mondo, la forza mite di un annuncio che si fa carità fattiva.
Se non fosse vera, sembrerebbe uscita dalle pagine di un romanzo, invece questa tenace religiosa africana incarna la radicalità del Vangelo, che diventa coraggio, relazione, solidarietà coi più poveri e riflessione.
Scrive nella prefazione il Cardinale Pierbattista Pizzaballa: “Suor Aziza ha un tratto non comune in Terrasanta nel tessere relazioni, perché non le filtra in base alle sue opinioni personali, più che legittime sul conflitto. Ha sempre innanzitutto di fronte un bambino, una donna, un uomo”.
