Padova: Ymnoi eis thn Panaghia – Inni alla Tuttasanta
Inni alla Tuttasanta”: Canti e immagini della Vergine tra Oriente e Occidente
Sabato 25 maggio alle ore 21, nella Chiesa di San Francesco, in via san Francesco a Padova, si terrà il concerto-spettacolo “Ymnoi eis thn Panaghia – Inni alla Tuttasanta” nel quale vengono proposti inni liturgici della Chiesa greco-ortodossa e canti gregoriani e polifonici.
Gli inni liturgici sono interpretati dall’Archimandrita Nikòdimos Kabarnòs, mentre i canti sono a cura della Cappella musicale Malatestiana di Rimini, diretta dal Maestro Filippo Maria Caramazza.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione Di.Segno, in collaborazione con l’Università di Padova e con il patrocinio della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta – Parrocchia Greco Ortodossa di Padova e della Pastorale Ecumenica – Diocesi di Padova.
L’evento – concerto Tuttasanta, canti bizantini e gregoriani all’origine della musica liturgica si è svolto il 25 maggio u.s. Nella chiesa di San Francesco in Padova.
Un repertorio di inni liturgici della Chiesa greco-ortodossa è stato interpretato dall’Archimandrita Nikòdimos Kabarnòs, affermato talento di vocalità e sensibilità musicale, uno dei maggiori cantori di Musica bizantina nell’ambito della Chiesa ortodossa.
La Cappella musicale Malatestiana di Rimini, diretta dal Maestro Filippo Maria Caramazza, Docente al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, ha eseguito una serie di brani mariani a partire dalla tradizione del gregoriano fino all’interpretazione degli autori classici più recenti. La presentazione è stata fatta dal presidente dell’associazione Di-Segno Cleofe Ferrari e dallo studente Marco Zennaro, sono intervenuti don Giovanni Brusegan responsabile diocesano delle attività ecumeniche e culturali , il dottor Diego Toigo del Dipartimento di Storia delle arti visive e della musica dell’ università di Padova, il prof. Giulio Zennaro docente di storia e filosofia al liceo Marchesi di Padova.
Gli Inni di lode alla” tuttasanta” ascoltati nel concerto, hanno unito due sensibilità diverse, quella degli occidentali e quella degli orientali che sono come due polmoni che respirano all’unisono, in un unico respiro. C’è stata molta partecipazione e molti ringraziamenti, un evento culturale e musicale, ma oltre alla bellezza della musica c’è stato un incontro ecumenico.